Corriere della Sera (Roma)

Raggi «commissari­a» Ama

Le banche prorogano il credito al 10 dicembre. Bagnacani al bivio

- Di Andrea Arzilli

«Pretendo al più presto una soluzione immediata per risolvere lo stallo»: Raggi usa le maniere forti su Ama, dà agli uffici capitolini 24 ore per scrivere i correttivi al bilancio 2017 che l’ad Bagnacani aveva già approvato.

Il Campidogli­o «commissari­a» Ama. Lo fa attraverso una lettera degli uffici capitolini che dà all’ad della municipali­zzata dei rifiuti, Lorenzo Bagnacani, le coordinate per rifare daccapo il bilancio 2017 e, quindi, passare a nuova approvazio­ne. A finire sotto esame, in effetti, è proprio il consuntivo dell’azienda, licenziato dal cda Ama ad aprile ma mai approvato dal Comune che non intende riconoscer­e 18 milioni di crediti vantati dall’azienda in relazione alla gestione dei servizi cimiterial­i tra il 2008 e il 2014. Di fatto, però, respingere il bilancio significa esautorare il cda, una sfiducia tecnica che, di solito, porta alle dimissioni. Talvolta anche dell’assessore competente.

«Esigo al più presto una soluzione immediata per risolvere lo stallo», ha detto ieri furente la sindaca lanciando a Bagnacani il secondo ultimatum in due giorni, una corsa contro il tempo per evitare il fallimento dell’azienda dopo la (buona) notizia della proroga al 10 dicembre delle linee di credito bancarie. Del resto, mercoledì sera nel confronto con l’ad Ama in Campidogli­o, la sindaca è stata diretta nel sottolinea­re il suo ruolo di «socio» - leggi proprietar­io dell’azienda e nel chiedere di sbloccare una situazione che tiene congelato il Consolidat­o (foto Panegrossi/ LaPresse) e, quindi, mette a rischio l’infornata di nuovi assunti (tra cui 500 vigili entro l’anno) già annunciata dal Comune. E Bagnacani - che si trova tra l’incudine (una città piena di spazzatura e i lavoratori a rischio stipendio sul piede di guerra) e il martello (i conti «sfiduciati» dal Comune ma anche dai suoi sindaci revisori che hanno ritirato il parere positivo) - ha chiesto a Raggi un documento su carta intestata di Roma Capitale che gli consenta di riscrivere il bilancio in base alle nuove indicazion­i, ma senza rischio di sbattere contro la legge. Il documento sarà pronto in giornata, la sindaca ha dato 24 ore agli uffici per scrivere i correttivi, una serie di fatture che provano il non allineamen­to tra i conti dell’azienda e del Comune. E infatti l’incontro inizialmen­te programmat­o oggi con i sindacati per evitare un nuovo sciopero dei lavoratori Ama, è stato spostato a lunedì con, come tema, le nuove assunzioni. Un segnale: in Comune si considera finito l’impasse. E l’ad di Ama dovrebbe recepire i correttivi richiesti - o meglio: imposti - dall’assessore al Bilancio, Gianni Lemmetti. Dopodiché, si aprirà la partita politica: cosa farà Bagnacani se il suo bilancio aziendale sarà, come sembra, del tutto cambiato?

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Aurelio Rifiuti accumulati in strada in via Gregorio VII lo scorso 5 novembre

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