Due commissariati in uno I sindacati: «Spesa inutile»
Sant’Ippolito accorpato a San Lorenzo. I timori dei residenti
Due commissariati di polizia accorpati in un unico ufficio. Il timore degli abitanti della zona di piazza Bologna di non avere più un presidio in un quartiere dove vivono migliaia di anziani, potenziali vittime soprattutto di truffe e furti in casa. Entro breve la sede del commissariato Sant’Ippolito in via di Villa Ricotti, che era anche lo storico ufficio centrale della Capitale per il rilascio e il rinnovo dei passaporti, sarà inglobata in quella del commissariato San Lorenzo in piazzale del Verano, proprio all’inizio del rione. Protagonista solo qualche settimana fa delle indagini sfociate a tempo di record nella cattura degli stupratori di Desirée Mariottini, ma anche uno dei più importanti presidi della polizia nella Capitale.
La notizia della chiusura di Villa Ricotti per sfratto entro il 31 dicembre non è nuova. Tuttavia la decisione di accorpare i due commissariati ha lasciato perplessi gli abitanti e anche i sindacati di categoria. Già nei mesi scorsi da più parti erano giunti appelli affinché la struttura non venisse chiusa ma trasferita in zona, anche per le caratteristiche del bacino di utenza e la presenza di obiettivi sensibili. Alla fine, in attesa di trovare una nuova sistemazione in un edificio ancora da individuare, Sant’Ippolito (che copre un territorio vasto che arriva fino a Portonaccio e oltre) è stato unito a San Lorenzo.
Unito ma soltanto per quanto riguarda la collocazione, perché gli uffici resteranno separati. Secondo la Consap, uno dei sindacati dei poliziotti più rappresentativi, a Roma «è nato il commissariato sliding doors, una soluzione non certo a costo zero individuata dall’amministrazione di pubblica sicurezza per fare fronte alla scadenza del contratto di locazione della sede di Villa Ricotti». Per la Confederazione sindacale autonoma di polizia si tratta «di soldi spesi inutilmente, perché si poteva destinare il personale di Sant’Ippolito al potenziamento temporaneo dei presidi di Porta Pia e San Lorenzo».
In pratica, spiega Cesario Bortone, segretario nazionale della Consap, questa «soluzione rischia di accentuare la confusione sia per il personale sia per i cittadini». Questi ultimi una volta in commissariato rischiando di fare confusione per individuare a quale ufficio devono rivolgersi, sia per fare le denunce sia per le pratiche amministrative. Dalla Consap aggiungono che in quel palazzo adesso ci sono quattro strutture: due commissariati con l’ufficio passaporti, gli alloggi del personale della Questura e del Viminale e anche la sede di un’associazione di donatori di sangue.
«Solo per i poliziotti non si trovano mai i soldi – conclude amareggiato Bortone -. Avevamo chiesto la ristrutturazione degli alloggi e più posti auto, ma è rimasto tutto inascoltato».
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La Consap Così rischia di aumentare la confusione per il personale e i cittadini
Sfratto La polizia deve traslocare da via di Villa Ricotti (piazza Bologna) entro il 31 dicembre