La Lazio vola e spazza via le nubi Ma a gennaio sfoltisce un po’ la rosa
Caceres, Basta, Murgia e Rossi verso la cessione. Luis Alberto scontento però resterà
Il quarto posto, per di più da sola, e la qualificazione in largo anticipo ai sedicesimi di Europa League: la Lazio va. E l’ambiente è sereno: i risultati positivi cancellano quasi tutte le nubi. C’è però chi soddisfatto non è, perché ha (aveva) ambizioni frustrate dal campo e dalle scelte di Inzaghi. E c’è anche chi non soddisfa, perché dà meno di quanto allenatore e società avrebbero auspicato. Perciò, a gennaio, potrebbero esserci partenze illustri, soprattutto nei reparti meno forti della squadra: la difesa e gli esterni.
Quasi un paradosso: come mai bisogna sfoltire e togliere soluzioni proprio là dove le cose vanno peggio? Perché a volte la convivenza diventa dannosa per entrambe le parti. Prendete Caceres: è stato titolare solo 5 volte (3 in campionato e 2 in Europa) e dal derby in avanti è sceso in campo solo a Marsiglia. È evidente che Inzaghi non è convinto del nazionale uruguaiano e non si fida di lui, altrimenti – in virtù di passato ed esperienza – lo utilizzerebbe molto più di frequente. Con il Sassuolo non è stato nemmeno convocato, la rottura è quasi totale. A gennaio potrebbe partire, anche se non sarà facile trovare una collocazione che lo soddisfi: prima di essere ingaggiato dalla Lazio, che lo parcheggiò a Verona, in Italia non aveva trovato un estimatore di suo gradimento.
Anche Basta potrebbe andarsene tra un mese e mezzo, benché abbia il contratto in scadenza a giugno: Il d.s. Igli Tare proverà a cederlo per incassare qualche soldo prima di perderlo gratis. Oltre a chi non gioca mai (l’attaccante Alessandro Rossi piace a Pescara e Lecce) e a chi è ai margini del gruppo (Lombardi, Morrison e Minala tra gli altri) è da valutare la posizione di Murgia. È stato titolare contro l’Apollon e, in campionato, è rimasto in campo appena otto minuti con il Frosinone. Un crollo di considerazione evidente rispetto alla scorsa stagione, quando era stato decisivo in Supercoppa, sempre titolare in Europa, impiegato quattro volte in A nelle prime dodici giornate. Cos’è successo? Sono arrivati Badelj e Berisha, è stato rilanciato Cataldi. E Murgia è scomparso. Andrà forse in prestito, magari a un club di vertice della B, per poter giocare con continuità.
Sullo sfondo, affiora un caso ben più clamoroso di tutti questi: Luis Alberto. Il suo umore è sempre cupo, la delusione si affaccia con regolarità. Le difficoltà di questo inizio di stagione lo hanno portato a dire alle persone che gli sono vicine: voglio andarmene a gennaio. Ha fatto il conto senza Lotito, che non intende indebolire l’organico e dunque accetterebbe di privarsi dello spagnolo solo di fronte a un’offerta particolarmente vantaggiosa: 40 milioni potrebbero non bastare, ma chi investe una cifra simile per un giocatore che da sei mesi non è più lui?
Super richiesta
Il presidente Lotito valuta Luis Alberto, malgrado il flop di quest’anno, 40 milioni