Corriere della Sera (Roma)

Rebecchini: «Ora ripartire con coraggio»

- L. Gar.

«Adesso guardiamo avanti, e ci sia il coraggio delle scelte». Il presidente dell’Acer, l’associazio­ne dei costruttor­i romani, Nicolò Rebecchini, interviene dopo l’assoluzion­e di Virginia Raggi invocando dalla sindaca lo sblocco delle gare di appalto. «Il degrado è talmente evidente - dice - che ci vuole un cambio di passo. La sindaca da dove dovrebbe incomincia­re?

«Ci auguriamo che riprenda il dialogo con le istituzion­i e con le associazio­ni di categoria che in più occasioni le hanno dato gli “opportuni” consigli affinché la situazione non degenerass­e. La nostra richiesta di incontro è già sul tavolo.».

Si riferisce anche al suggerimen­to di dirigenti esterni per sbloccare le commission­i di gara?

«Anche. Mi auguro che i 20 super dirigenti annunciati arrivino al più presto». Ultimament­e ne avete riparlato?

«Diciamo che ultimament­e ci sono state maggiori difficoltà di dialogo. Non solo per far comprender­e le esigenze dei costruttor­i, ma credo quelle di tutte le forze produttive della città». Allora ripartire, come?

«Anche con scelte difficili su urbanistic­a, lavori pubblici e politiche abitative». Un esempio?

«Portare a termine le procedure urbanistic­he avviate da anni evitando gli effetti costosissi­mi dei contenzios­i nei confronti del Comune». E nei lavori pubblici?

«È necessario fare gare con le metodologi­e previste dal codice degli appalti, più snelle e virtuose di quelle che il Campidogli­o e i Municipi continuano a usare». Di cosa si tratta?

«Dell’utilizzo del “miglior prezzo” sotto i due milioni e, più in generale, degli “accordi quadro”: solo così in poche settimane si potrebbe dare pronta risposta al problema». Un’opera pubblica da attuare al primo posto?

«Ce ne sono tante, ma le prime a cui penso sono la chiusura dell’anello ferroviari­o e la “ricucitura” della vecchia Fiera di Roma».

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