Raggi: un miliardo, così si sblocca Roma
La sindaca e la ricandidatura: le regole del Movimento sono chiare. L’Opa di Matteo Salvini sul Campidoglio? «Aspetterà tre anni». Sui fondi: la fase due è già partita, ecco cosa faremo
Prima dà i numeri degli investimenti per il prossimo triennio - lo «SbloccaRoma» - e incassa l’emendamento alla legge di bilancio sostenuto da 32 deputati M5S che destina al Campidoglio 145 milioni di euro per le metropolitane di Roma. Poi respinge l’assalto della Lega sfidando a distanza Matteo Salvini: «Si vuole prendere Roma? Aspettasse almeno tre anni». Raggi parla della settimana seguita all’assoluzione dall’accusa di falso, passaggio che poteva costarle le dimissioni, ma che invece è stato di fatto l’inaugurazione della fase bis del suo mandato. Tre anni, fino al 2021, per rimettere in sesto la Capitale, e poi chissà, anche se Raggi smorza dicendo che «abbiamo delle regole». «Più di un miliardo di investimenti per strade, trasporti e per curare i nostri parchi», dice la sindaca sul bilancio previsionale 2019-2021 approvato venerdì in giunta. Per ottenere la somma - «non cash, ma spazi di finanza», spiega lo staff - la sindaca ha dovuto rastrellare tutti i finanziamenti non impiegati negli anni e inserirli in un pacchetto che non presenta novità di rilievo rispetto all’anno scorso se non la speranza (fondata) di riuscire stavolta a spendere il gruzzolo. La cosa più significativa finora fatta per i romani è «aver rimesso a posto i conti», dice infatti Raggi. «Avere oltre un miliardo da spendere mi rende orgogliosa non potendo stampare soldi. Poi a breve ci saranno dei progetti per lavorare con i privati che devono poter lavorare su Roma con una forte guida pubblica», ha spiegato la sindaca a SkyTg24.
Mettere a sistema il miliardo e, quindi, finalmente sbloccare una città inceppata. Con l’obiettivo (non secondario) di proteggere il Campidoglio dalle mire della Lega, ma senza entrare in polemica con il governo gialloverde che, in queste ore, è alla ricerca di un nuovo punto d’equilibrio. «La Lega? Aspettasse almeno tre anni», dice Raggi prima di rimarcare che, al governo, «noi non siamo alleati della Lega, c’è un contratto, e abbiamo sempre detto che M5S non fa alleanze». Certo è che la sindaca rischia di subire le tensioni tra i vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini. «Credo siano dovute anche allo zampino di qualche giornalista che vuole mettere pepe», dice Raggi. «Ci sono giornali che esasperano gli animi, che fanno titoli forti. Critica e satira sono sacrosante, ma non si dovrebbero travalicare dei limiti. Io quando è successo nei miei confronti, con titoli come “Patata bollente” e altri, mi sono rivolta ai giudici». Quindi il passaggio naturale sul caso dello sfratto della Casa Internazionale delle Donne, associazione che si trova in un immobile proprietà del Comune: «Continua a non voler pagare neanche una piccola quota peraltro ulteriormente scontata. Pretendono di continuare a non pagare nulla. Perché?», attacca la sindaca. «È falso che non vogliamo pagare», in serata la replica del direttivo della Casa Internazionale delle Donne. Poi sulla questione sgomberi«abbiamo fatto un lavoro con il prefetto, prima si procederà con gli immobili dove ci sono rischi di crolli o problemi sanitari, ma bisogna procedere via via con la disponibilità di posti per l’accoglienza», dice Raggi in relazione agli sgomberi annunciati da Salvini. Per il Baobab, ha aggiunto la sindaca, «abbiamo accolto 120 persone, quindi se c’è un’azione seria si può procedere con gli sgomberi, altrimenti si sposta solo il problema».
Casa delle donne? Sì a stessi diritti, no ai privilegi Virginia Raggi
Bilancio 2019-2021
I soldi serviranno per i trasporti, per curare i parchi per far ripartire la città