«A testa alta con Virginia» In quattrocento al sit in, stanno tutti sulla scalinata
Cori di «onestà» e insulti ai cronisti
Appena Raggi si affaccia dal portone del Comune, parte il classico «onestà onestà». Sulla scalinata dell’Arce capitolina, proprio nella piazzetta laterale sotto la lupa, gridano i 400 supporter arrivati sul Campidoglio per la sindaca. Tutti riuniti nel primo sabato pomeriggio di freddo (quasi) invernale sotto lo striscione «Sempre con Virginia» e la rappresentazione plastica dell’hashtag #AtestaAlta lanciato dalla sindaca, per festeggiare l’assoluzione nel processo che vedeva Raggi imputata per falso. Ma anche per aiutare la sindaca a lanciare la fase due del governo della Capitale e rivendicare le cose fatte in quasi due anni e mezzo dalla giunta Cinque Stelle. Tutti comunque compatti nell’inveire contro i giornalisti, chiamati «bugiardi», «sciacalli» oppure «buffoni», in ogni caso sempre «colpevoli di aver dato troppo addosso a Virginia e vanno eliminati». Non sono mancate le tensioni, ma lo sfogo non si è trasformato in qualcosa di più grave.
Stavolta la piazza non aveva certamente i numeri di quella che il 27 ottobre contestava Raggi sotto lo striscione «Roma dice basta». Non c’erano né barboncini né borse firmate, elementi citati da Raggi nell’accusare il Pd aver «strumentalizzato» un evento dai connotati «radical chic». L’evento di ieri è assomigliato piuttosto alla manifestazione del 18 febbraio 2017, quando i cori verso la sindaca, in piena bufera per il caso nomine, avevano il senso della resistenza. A quella piazza, infatti, Raggi si è rifatta parlando col megafono in mezzo ai supporter: «Senza il vostro supporto sarebbe difficile. È la nostra città. Dobbiamo metterci il cuore ma non solo quello. Sappiamo che voi siete con noi e questo non lo dimentichiamo», ha detto la sindaca ringraziando i manifestanti, muovendosi insieme al crocchio di telecamere che la pedinava su e giù per la scalinata sotto l’Ara Coeli.
In piazza anche cartelli tematici a raccontare il lavoro fatto dalla giunta su temi come Atac, bilancio, la scuola e le case popolari. Materiale preparato per festeggiare una vittoria attraverso l’evento nato su Facebook prima della sentenza del tribunale e poi posticipato per motivi di opportunità su espressa videorichiesta di Raggi. Tra i manifestanti c’era quasi tutta l’Assemblea Capitolina, molti consiglieri con famiglia al seguito. Poi qualche parlamentare - come i deputati Federica Daga e Francesco Silvestri -, l’avvocato dell’assoluzione Alessandro Mancori e quello del Movimento Andrea Ciannavei. Più le assessore Pinuccia Montanari e Flavia Marzano, le due che sembrano più in bilico nella giunta a causa dei problemi con l’Ama e con i servizi al cittadino. I manifestanti, comunque, hanno chiesto più volte alla sindaca di «candidarsi per un secondo mandato», di andare al di là delle regole del M5S. «Sono venuto in piazza a sostenere Raggi, dopo un momento particolare che avrebbe potuto fermare questa esperienza. Sta facendo bene, diamole tempo e farà ancora meglio», ha spiegato Giuseppe. «Tenga duro e vada avanti, spero che si ricandidi nel 2021», ha detto Francesco. Questo il tenore.
Sostenitori
Tra la gente in piazza Alcuni le hanno chiesto un altro mandato: i risultati? Arriveranno