Kluivert, idee chiare: «Adesso rivoglio il posto in Nazionale»
Studia per diventare grande, Justin Kluivert, in Nazionale e con la Roma. A 19 anni e mezzo ha ben chiari i suoi obiettivi: vuole giocare sempre di più, per crescere e per confermare le previsioni di tutti quelli che, fin da quando era un bambino (Mourinho in primis) gli hanno attaccato addosso l’etichetta di predestinato, in grado di ripercorrere la carriera di papà Patrick.
Un fardello pesante da portare, ma con cui Justin sta dimostrando di saper convivere. La scorsa estate il .d.s romanista Monchi è stato bravissimo a bruciare alcuni top club europei e a portarlo nella Capitale, grazie anche all’aiuto del procuratore Mino Raiola e di un contratto in scadenza (e non rinnovato) con l’Ajax.
Qualche distrazione di troppo gli ha impedito di essere subito titolare nella Roma, oltre a fargli perdere la Nazionale, ma ci ha pensato Eusebio Di Francesco a rimetterlo in carreggiata. Dopo un bell’avvio (suo l’assist per il gol di Dzeko alla prima di campionato) Kluivert ha vissuto alti e bassi. Il momento più buio è stato senza dubbio la tribuna di Madrid contro il Real, quello più alto il gol al Viktoria Plzen che lo ha fatto diventare il marcatore giallorosso più giovane nella storia della Champions League.
In seguito, qualche spezzone e tanta panchina, nelle ultime settimane sta trovando un po’ di continuità: titolare nella gara di Mosca contro il Cska e all’Olimpico contro la Sampdoria, due vittorie importantissime, sabato a Udine potrebbe giocare la sua terza partita consecutiva dal primo minuto.
È questo il suo chiodo fisso, unito alla voglia di riconquistare la Nazionale: se farà bene in giallorosso ci riuscirà senza problemi, anche se per il momento deve «accontentarsi» dell’Under 21, di cui è diventato capitano. «Indossare la fascia – le sue parole dopo il match perso con la Germania - è stato un onore, ma io voglio riconquistare il posto in prima squadra, e mostrare ciò che posso fare».
Di sicuro, l’ambizione non gli manca, come non manca alla società. Ieri il d.g. Baldissoni, durante la cerimonia per la nomina dei Cavalieri della Roma, ha lanciato la sfida alla Juventus. «Ci confrontiamo con i più forti - le sue parole - sapendo che hanno un grande vantaggio economico».