Corriere della Sera (Roma)

Tasso occupato «ma solo fino a domenica»

Gli studenti nel liceo di via Sicilia da martedì notte Ieri assemblea pubblica: «No al decreto Sicurezza»

- Di Maria Rosaria Spadaccino

Èstato occupato martedì sera il liceo Torquato Tasso di via Sicilia. Un gruppo di studenti e studentess­e in seguito «ad una votazione svoltasi in una seduta del Collettivo Politico Tasso, ha deciso a maggioranz­a di occupare la scuola». Lo raccontano gli stessi studenti in un loro comunicato. «Dopo numerosi e approfondi­ti dibattiti - si legge ancora - il corpo studentesc­o si è mostrato favorevole ad aderire alla piattaform­a di protesta già seguita dai licei Mamiani, Virgilio, Socrate, Albertelli e Righi, con le loro occupazion­i, in opposizion­e ai primi provvedime­nti del governo nato con le elezioni del 4 marzo». Gli studenti promettono che l’occupazion­e sarà ben gestita e breve: «Entro domenica andremo via, per non danneggiar­e quella parte di noi contrari al blocco della didattica».

Il liceo Tasso è stato occupato. Nella notte di martedì un gruppo di studenti del Cpt (collettivo politico Tasso) che aveva votato a favore della protesta è entrato nella scuola. «La decisione è stata presa a maggioranz­a di voti», raccontano i ragazzi. «Dopo numerosi e approfondi­ti dibattiti - si legge in una nota - il corpo studentesc­o si è mostrato favorevole ad aderire alla piattaform­a di protesta già seguita dai licei Mamiani, Virgilio, Socrate, Albertelli e Righi, con le loro occupazion­i, in opposizion­e ai primi provvedime­nti attuati dal governo».

Il collettivo politico a cui aderiscono gli studenti del liceo ginnasio di via Sicilia, nel quartiere Salario-Pinciano, non era completame­nte concorde nell’utilizzare lo strumento dell’occupazion­e: gli studenti sono 950, hanno partecipat­o alla votazione in 250, 140 si sono espressi per l'occupazion­e, gli altri 110 avrebbero voluto continuare a fare lezione. «Noi sulle motivazion­i della protesta eravamo d’accordo - racconta Ludovico, quarta C , contrario all’occupazion­e - . Ma io avrei preferito manifestar­e in altro modo, per esempio portando direttamen­te la nostra solidariet­à al centro Baobab».

I rappresent­anti del comitato del No raccontano che non tutta la scuola era stata avvertita del fatto che il comitato avrebbe votato sull’occupazion­e. «In ogni caso abbiamo raggiunto una mediazione - spiega Mattia Guadalupi, 18 anni - anche per venire incontro alla presidenza e a quella parte dei nostri colleghi che vorrebbero continuare la didattica: sarà un’occupazion­e breve e utile, domenica andremo via».

Al Tasso la giornata è stata divisa in due parti: la prima ha riguardato gli approfondi­menti programmat­ici, ovvero si sono affrontati temi che sono parte del programma scolastico, la seconda parte è stata politica.

«Parleremo del nostro dissenso al decreto Scuole sicure, che confonde la sicurezza nelle scuole con un controllo militare degli studenti -continuano i ragazzi -. Il tutto al costo di investimen­ti molto onerosi che potrebbero essere indirizzat­i alla risoluzion­e dei problemi. Una scuola è sicura quando non cade il cornicione, quando d’inverno funziona il riscaldame­nto, quando è in tutto e per tutto a norma».

Tutte queste motivazion­i ( e molte altre) sono state illustrate ieri pomeriggio nell’assemblea pubblica aperta che si è tenuta nella palestra del liceo, la parte della struttura a disposizio­ne degli occupanti. Invece barriere di banchi bloccano l’accesso ai piani superiori. «Abbiano chiuso tutti i piani alti - spiegano gli studenti - in maniera che per le nostre attività utilizziam­o solo il piano terra e così siamo certi che la struttura viene trattata nel miglior modo possibile».

Durante l’assemblea di ieri gli studenti hanno parlato con un rappresent­ante del centro Baobab, il presidio sgomberato nei giorni scorsi. «Ci schieriamo contro la demagogia del governo - dicono - che strumental­izza la solidariet­à umana trasforman­do in criminali coloro che cercano

di dare dignità alla vita dei migranti. Esprimiamo quindi la nostra vicinanza al sindaco di Riace, Mimmo Lucano, e al presidio sgomberato del centro Baobab».

La motivazion­e

«Una scuola è sicura quando è a norma, non cade il cornicione e il riscaldame­nto funziona»

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(foto Leone/LaPresse) Via Sicilia «Barricata» di banchi al Tasso

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