L’invasione degli storni e la pioggia di guano al tramonto
Non solo pioggia. L’ombrello in piazza Venezia è necessario per proteggersi dal guano degli storni che stanno affollando il centro storico. Dopo la chiusura del lungotevere dei Vallati, lunedì scorso, marciapiedi e strade restano scivolosi. E gli interventi per ora sono effettuati solo in emergenza perché il bando del Comune non è pronto.
«La gara MePa (la procedura d’offerta elettronica per l’affidamento del servizio, ndr) è partita - assicura il presidente della commissione Ambiente, Daniele Diaco -. Il bando sarà assegnato tra qualche giorno, al massimo una settimana». La gara (che vale 40 mila euro) sarà valida per tutta la città «anche se gli storni si trovano soprattutto nelle aree centrali», spiega il consigliere M5S. E ieri al tramonto il cielo sopra piazza Venezia si è oscurato. «Sono tornati quest’anno dopo l’assenza del 2017, quando erano andati in viale Marconi e a Ostia» , ricordano dal Dipartimento Ambiente. «Non è prevedibile dove si dirigano anno dopo anno», aggiunge Diaco. Quando lunedì scorso il tratto del lungotevere dei Vallati è rimasto chiuso per due ore, il manto stradale era diventato un ammasso di fanghiglia a causa della pioggia e la corsa degli operatori di Ama, chiamati a pulire le strade con costi extra, è stata difficoltosa. Con i temporali, infatti, il guano a terra diventa più scivoloso ed è poi difficile da rimuovere. E le previsioni del tempo per oggi e domani annunciano ancora piogge intense. In ogni caso quando il bando sarà pronto si attiverà «l’urlo di angoscia» (diffuso tramite megafoni) per allontanare gli uccelli migratori dai numerosi viali alberati del centro storico e delle altre strade e piazze dove gli storni si stanno rifugiando. «La sindaca Raggi si è fatta trovare nuovamente impreparata attacca Enzo Foschi (Pd) -. L’arrivo degli storni è prevedibile». Questa specie di volatili di solito arrivano nella Capitale da novembre a gennaio.