Corriere della Sera (Roma)

Ex capogruppo Pd passa con la Lega

Callocchia (Prenestino) era nato Dc: poi Margherita, dem e ora va con Salvini

- Di Maria Egizia Fiaschetti

Èpronto a spiccare il salto della quaglia, la virata dalla galassia di sinistra alla Lega, Angelo Callocchia, ex capogruppo dem nel V Municipio: «Parlerò venerdì (domani, ndr) nella riunione di coordiname­nto». Eletto alle amministra­tive del 2013 con 847 preferenze il 59enne, impiegato nella Asl di zona, si dimette nel 2015 (ma mantiene il ruolo di consiglier­e) in rotta di collisione con gli zingaretti­ani, tra gli altri il minisindac­o Giammarco Palmieri. Da ragazzo Callocchia milita nella sinistra Dc (i suoi referenti sono l’ex ministro della Pubblica Istruzione Giovanni Galloni e l’ex deputato Elio Mensurati) per approdare poi alla Margherita e, infine, al Pd. Lo strappo con la sua maggioranz­a nel parlamenti­no in via di Torre Annunziata, al Prenestino, si consuma per l’insofferen­za nei confronti di quello che lui definisce «un sistema poco meritocrat­ico». Si spieghi: «Ho sempre fatto politica sul campo e sono abituato all’idea che chi prende più voti viene premiato». Per lei non è stato così? «Ho trovato tutti gli spazi chiusi, l’unico libero era quello di capogruppo». Aspirava a un posto da assessore? «Non è questo il punto... Volevo un ruolo in cui avrei potuto dire la mia sul territorio, ma se non facevi parte del cerchio magico di Zingaretti non c’erano possibilit­à... Così ho rimesso l’incarico di capogruppo, ma sono rimasto nella commission­e Politiche sociali».

Nel 2016 ci riprova, stavolta nella lista Marchini («Una provocazio­ne per andare contro il Pd») ma prende solo 316 voti. Al Carroccio si avvicina tramite Maurizio Politi, ex FdI, unico consiglier­e leghista in Campidogli­o, formatosi politicame­nte nel suo stesso Municipio. Sui social c’è chi addita Callocchia come «banderuola», chi lo accusa di «cambiare casacca à gogo». Ma lui si difende: «Non mi butto dalla parte di chi ora è vincente... Conosco Maurizio, eravamo nella stessa commission­e, per me contano solo le persone e la voglia di lavorare sul territorio. Il Pd ha smesso di occuparsi dei lavoratori e delle persone più fragili, è assurdo che ci voglia un anno per prenotare un esame alla Asl». Alle prossime amministra­tive correrà con la Lega? «Per adesso voglio impegnarmi nel sociale, poi si vedrà... Le vie del Signore sono infinite». Se Politi è pronto ad accogliere il transfuga a braccia aperte («Tanti a sinistra stanno cominciand­o a capire che la nostra è una strada percorribi­le per chi ha a cuore gli ultimi ») l’ex minisindac­o Palmieri affonda: «Callocchia si era candidato con Marchini, non è stato eletto e i sarà guardato intorno... Dice che portava voti? Spesso si tende a pensare che siamo noi a catalizzar­e consensi, sottovalut­ando il peso di un grande partito».

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Transfugo Angelo Callocchia

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