Contro l’Udinese ecco Schick: sto bene, resterò
In campo alle 15. Difra: mi basta che faccia gol
«In tanti pensano al Real Madrid e all’Inter, ma la gara più importante è quella con l’Udinese». Eusebio Di Francesco conosce bene la sua squadra e l’ambiente giallorosso, per questo alla vigilia del match di Udine richiama tutti all’ordine: vietato pensare alla Champions, la priorità è il campionato. Il match di oggi pomeriggio sarà «duro dal punto di vista fisico perché loro sono una squadra agguerrita, che non meritava neanche di perdere contro Milan ed Empoli». Di Francesco dovrà fronteggiare parecchie assenze: Manolas, Perotti, Pastore e De Rossi non sono nemmeno partiti con la squadra. Il capitano, alle prese con un problema al ginocchio, rimarrà fuori per altre due settimane. «Kostas ha fatto un provino ma la caviglia gli fa ancora male, su Perotti e De Rossi non vogliamo accelerare i tempi perché già in passato l’abbiamo fatto, sbagliando, con Pastore. Diego tornerà dopo il Real Madrid, Daniele a cavallo della gara di Cagliari (si giocherà l’8 dicembre, n.d.r.)».
Recuperati, invece, Kolarov e Santon, il primo partirà titolare, il secondo ha buone possibilità di scendere in campo già dal primo minuto. Chi giocherà sicuramente al posto di Dzeko è Patrik Schick, reduce dal gran gol in pallonetto realizzato con la nazionale ceca. «Appena l’ho visto gli ho detto che per me ha segnato un gol normalissimo, che ha nelle sue corde. Lui ha sorriso perché sa che è la verità, e sa anche che non basta, serve continuità, anche di gol: li può fare come vuole, di pancia o di petto, basta che li faccia. Ha avuto dei momenti di appannamento, ma ora sta crescendo ed ha grande vo- glia di venire fuori, mi auguro che continui anche a Udine».
A segno nell’ultima gara prima della sosta contro la Sampdoria, Schick sembra un calciatore diverso. «Mi sento molto bene - le sue parole a SN Tv - è un buon periodo. Non credo che nella mia testa si sia acceso un interruttore, è solo merito dell’allenamento e mi sento meglio dello scorso anno. Con Dzeko c’è un po’ di rivalità perché ognuno di noi vuole giocare ma siamo molto amici e da lui posso imparare tanto. Nelle prossime partite potrò dimostrare cosa so fare, dipenderà solo da me. Il mercato? Le mie idee sono chiare: voglio restare».
Oggi guiderà l’attacco romanista, che sarà completato da due tra Cengiz Under, Kluivert ed El Shaarawy mentre alle sue spalle il ballottaggio è tra Lorenzo Pellegrini, che ha completamente recuperato dal problema accusato in Nazionale, e Zaniolo. Poche alternative invece nei due uomini davanti alla difesa, che saranno Nzonzi e Cristante, in crescita nelle ultime uscite. Anche dietro le scelte sono abbastanza obbligate: con Manolas fuori uso, i due centrali saranno Fazio e Juan Jesus, con Marcano che andrà ancora una volta in panchina, mentre gli esterni saranno Kolarov a sinistra e ci sarà il ballottaggio fra Santon e Florenzi per giocare dalla parte opposta. La Corte Sportiva d’Appello ha intanto considerato inammissibile il ricorso della Roma contro l’ammonizione e la multa di 2mila euro inflitte a Dzeko in seguito a una (presunta) simulazione nell’incontro del 28 ottobre scorso a Napoli.