Corriere della Sera (Roma)

Al Gianicolo una discarica dopo la movida notturna

- M. R. S.

Tre bottiglie di spumante italiano di media qualità. Cartoni di birre sempre italiane c0mprate al supermerca­to (come si nota dalla provenienz­a impressa sul retro). Tante bottiglie di coca cola per i cocktail, due bottiglie vuote di gin, tante bustine di patatine svuotate per tamponare i bruciori prodotti dai brindisi notturni. Limoni per guarnire i drinks. E più in là due bottiglie di amaro svuotato a stomaco vuoto e due bottiglie di whisky. Sicurament­e consumate in allegria, ridendo, scherzando. Ma poi abbandonat­e sulla terrazza del Gianicolo.

Una festa che diventa poi un angolo ampio di pattumiera, immondizia abbandonat­a su uno dei colli più affascinan­ti di Roma. Le feste sulla terrazza del Gianicolo, per brindare u n c0mpleanno, a una laurea, a un lavoro appena iniziato, diventano sempre più frequenti. Accade spesso nella notte ai ragazzi del centro e ai tanti stranieri che vivono a Roma di voler festeggiar­e davanti allo spettacolo che offre uno dei parchi monumental­i della città. Ma i resti di un momento di felicità restano lì, nessuno pensa di portarli via. Di ripulire. Come è accaduto la scorsa notte. «La mattina quando vengo al Gianicolo con i cani racconta Paola Nicolai, residente di Monteverde - trovo molto spesso i residui di festeggiam­enti all’aria aperta lasciati dai ragazzi che scelgono questo posto per bere e brindare. Lasciano anche i cartoni con cui hanno portato fin qui le bevande, se volessero potrebbero usare gli stessi cartoni per ripulire tutto e lasciare libere da bottiglie e bicchieri giardini, panchine e marciapied­i». Ieri pomeriggio siamo tornati nello stesso posto del festeggiam­ento notturno e tutto era stato ripulito dagli operatori dell’Ama. Come l’intera l’area.

Brindisi

Sempre più frequenti le feste con vista sulla città, ma a ripulire provvede solo l’Ama

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