Monte Mario, lo scempio del parco
Nella riserva naturale di 200 ettari molte mini-favelas, cumuli di rifiuti e ovunque erbacce
Una vista mozzafiato su Roma e tanto degrado. Duecento ettari di area verde straordinaria popolata dalle favelas. Ecco il Parco di Monte Mario, un amaro miscuglio di contrasti nel quadrante NordOvest. C’è tra l’altro il celebre Osservatorio Astronomico a Villa Mellini, ma non mancano i sentieri abbandonati e i cestini mai svuotati pieni di rifiuti. L’appello del Comitato Balduina al Comune per tenere pulita la zona.
Il Parco di Monte Mario è un amaro miscuglio di contrasti. Negli oltre duecento ettari di verde del quadrante NordOvest della Capitale, convivono eccellenze e degrado, panorami straordinari e favelas. Dai suoi 139 metri di altezza, il celebre Osservatorio Astronomico - ospitato nella quattrocentesca Villa Mellini - ammira stupito mezza Roma, come anche le masse di rifiuti che sommergono i cestini. I cumuli di immondizia marciscono agli angoli dei sentieri poco manutenuti. Poi, sempre più di frequente, arrivano i cinghiali a banchettare.
È un dedalo di boschi e stradine il Parco che, dal complesso del Foro Italico ai quartieri del XIV Municipio, è Riserva naturale regionale dal 1997. Sul fronte Trionfale e Balduina poi il degrado regna sovrano. Pochi passi da piazzale Medaglie d’Oro e le criticità emergono immediate. Tra la fitta vegetazione c’è la città degli invisibili, baracche fatiscenti dove vivono famiglie romene. Daniel e Monika hanno poco più di 30 anni, gli ultimi 8 trascorsi in una casupola umida: «Viviamo con le cose raccolte dai cassonetti, non diamo fastidio a nessuno», assicurano mostrando le bambole che presto invieranno ai figli in Romania. Come vicini hanno un intero accampamento: 5 tendopoli, cucinini e letti. Ma non è l’unico insediamento. Sotto la Panoramica, proprio a ridosso della cittadella giudiziaria, si contano almeno altre 20 baracche: l’odore di cucinato arriva fino a piazzale Clodio.
Il problema è la gestione del Parco, con il solito mix di competenze che finiscono poi per trasformarsi in immobilismo. «Abbiamo inviato spesso segnalazioni sul Parco a RomaNatura e Comune di Roma, gestori della tutela e del decoro, ma gli scarsi interventi ci hanno spinto a muoverci da soli ricorda Lorenzo De Santis del Comitato Balduina –. Abbiamo promosso diverse giornate di pulizia, con il via libera di Ama, ma il degrado è costante e l’immondizia non viene raccolta». I cittadini vorrebbero affidare parte dell’area a veri giardinieri, mettere a sistema la cura di Monte Mario, ma serve il sostegno delle istituzioni. Anche per tutelare i beni preziosi del Parco, dall’omonimo Forte – militare e quindi off limits, ma che si vorrebbe rendere pubblico – alle ville fino alla scuola che sorge proprio nel verde. «Con il comitato abbiamo costruito persino i sentieri, che sono utilizzati pure dai pellegrini della via Francigena, anche questa nel degrado - denunciano i genitori della scuola
L'accusa al Comune La rabbia dei residenti: «Manutenzione ordinaria inesistente, subito interventi»
Leopardi, 600 alunni tra infanzia ed elementari -. Manca la manutenzione ordinaria, è impossibile fruire del parco». Le palizzate dei belvedere sono crollate, i percorsi in parte impraticabili, gli ingressi dalla via Trionfale pericolosi perché privi di marciapiedi. «La situazione peggiora sempre di più – aggiunge Julian Colabello, consigliere Pd del XIV Municipio –. È necessario che tutte le istituzioni coinvolte costruiscano insieme un progetto sull’utilizzo futuro. Altrimenti il rischio è di vedere Monte Mario sprofondare nell’incuria assoluta».