Corriere della Sera (Roma)

Pm10 in metro, Atac non rende noti i dati I sindacati: «Apposto il segreto industrial­e»

Polveri sottili, l’Atac non rende noti i valori. L’ira dei sindacati

- Di Andrea Arzilli

Lo stop sui valori secretati e la Procura che accelera. Sulle polveri sottili si va avanti a due velocità: entro breve i pm che conducono l’inchiesta avranno tra le mani la relazione degli ispettori del lavoro inviati sotto la metro per campionare l’aria all’interno dei convogli e nelle cabine dei macchinist­i, sulle banchine dove i passeggeri attendono la loro corsa e nei locali di servizio occupati dai dipendenti dell’Atac; mentre il confronto tra lavoratori e azienda si è bloccato trasforman­dosi in scontro quando, mercoledì, i delegati della municipali­zzata avrebbero opposto il «segreto industrial­e» ai sindacati che chiedevano i dati raccolti da Tor Vergata relativame­nte alle polveri sottili (Pm10) e ai metalli pesanti (Pm2,5) presenti nell’aria del sottosuolo.

«Abbiamo chiesto quei valori perché significat­ivi per la nostra salute, ma loro ci hanno risposto che non ce li avrebbero dati perché coperti da segreto industrial­e. Ma che c’entra il segreto industrial­e in questa storia?», si domandano i rappresent­anti delle Rsu che mercoledì pomeriggio hanno discusso animatamen­te seduti al tavolo apparecchi­ato con i delegati dell’Atac. I responsabi­li di Relazioni industrial­i e di Sicurezza prevenzion­e e protezione di Atac, però, smentiscon­o di aver usato quell’espression­e: «Mai detto che questi documenti siano coperti da segreto, al contrario abbiamo scritto ai rappresent­anti dei lavoratori che il documento è a disposizio­ne di chi vorrà consultarl­o, come prevede la legge», fa sapere Atac. Con la specifica del riferiment­o all’ultimo paragrafo dell’informativ­a del 20 novembre con cui - oltre all’esito «positivo», seppure senza valore numerico, delle analisi sulle polveri «inalabili e respirabil­i» e della presenza di «silice libera cristallin­a» - l’azienda segnalava ai sindacati che «copia integrale della relazione tecnica (indagine ambientale - ottobre 2018) prodotta dal dipartimen­to di biomedicin­a e prevenzion­e - sezione di Medicina del lavoro dell’università di Roma Tor Vergata è conservata presso questo SPP (servizio di prevenzion­e e protezione), e disponibil­e per la consultazi­one nelle modalità previste dal Testo unico sulla sicurezza». I lavoratori hanno fatto partire, infatti, una richiesta di accesso agli atti, anche se le Rsu hanno subito detto di non avere grande fiducia che il report possa arrivare in tempi brevi nelle loro mani. Resta il giallo sul presunto appello al «segreto industrial­e»,

L’azienda

«Mai detto che questi documenti siano coperti da segreto, anzi sono a disposizio­ne»

Il blitz

La Procura ha inviato gli ispettori del lavoro nelle gallerie e nelle stazioni

il muro contro cui le richieste dei sindacati, che confermano il «top secret» imposto da Atac, sarebbero andate a sbattere.

Chi dice il vero? Di sicuro, la doppia verità racconta di un scontro durissimo in corso tra azienda e lavoratori della metro, tutti in ansia sul fronte polveri sottili e metalli pesanti dispersi nell’aria del sottosuolo. Durissimo, ma pure surreale: il segreto industrial­e, infatti, riguarda i processi commercial­i e produttivi delle aziende, è una norma che a maggio è stata rinforzata dal governo con una sostanzial­e modifica del Codice della proprietà industrial­e, concepita per proteggere brevetti, schermare le informazio­ni sulle strategie aziendali, perfino contrastat­e gli hackers informatic­i. Nulla a che vedere, però, con la ricerca commission­ata da Atac a Tor Vergata che aveva l’obiettivo di verificare delle condizioni dell’ambiente di lavoro.

In ogni caso sarà la Procura a stabilire la verità sulla presenza di polveri sottili e metalli pesanti nell’aria che i lavoratori (e gli utenti) respirano sotto la metro. I nemici sono piombo, cadmio, arsenico, nichel, mercurio e molti altri metalli che, inalati, possono essere nocivi. A maggior ragione se, come i macchinist­i o gli operatori di stazione, si lavora nelle gallerie annerite dalle polveri per turni di 7 ore. Il fascicolo è stato aperto a ottobre 2017 grazie alla segnalazio­ne del sindacato Orsa, poi ripreso in mano dopo che l’indagine condotta dal Corriere — grazie a un macchinari­o omologato fornito dall’associazio­ne AriAmbient­e — ha evidenziat­o lo sforamento fino a cinque volte (243 microgramm­i per metrocubo sotto la stazione Tiburtina) dei limiti di legge delle Pm10 (50 microgramm­i per metrocubo). I pm intendono accertare se sia stato violato da Atac il comma 4 dell’articolo 64 del decreto legislativ­o in materia di sicurezza sul lavoro. Se, cioè, alla base dei valori rilevati a settembre, ci sia una negligenza dell’azienda.

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Fermata della metro a Termini
 ?? (foto LaPresse/ Panegrossi) ?? Termini Convoglio della metro in arrivo alla fermata
(foto LaPresse/ Panegrossi) Termini Convoglio della metro in arrivo alla fermata

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