Beni confiscati Il Comune ne chiede 71
Non ci sono soltanto beni confiscati ai Casamonica fra quelli che possono essere recuperati a Roma e provincia. Sono 231 in tutto (su 490 nel Lazio per un valore complessivo di 82 milioni di euro) e fra questi ci sono immobili tolti a Lady Asl, al secolo Anna Iannuzzi, a Enrico Nicoletti, il cassiere della Banda della Magliana, ad appartenenti a gruppi terroristici condannati per le stragi del ‘93. In tutto più di 39 milioni di euro in appartamenti, ville, centri sportivi, attività commerciali, box e terreni. Il Comune ne ha chiesti 71. Quaranta sono stati acquisiti dalla Regione Lazio. Saranno trasformati tutti in strutture a disposizione della cittadinanza. Così è stato deciso ieri al Viminale dalla conferenza di servizi dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati (Anbsc) alla presenza fra gli altri del ministro dell’Interno Matteo Salvini, del prefetto di Roma Paola Basilone, del governatore del Lazio Nicola Zingaretti, della sindaca Virginia Raggi e dell’assessora comunale al Patrimonio e alle Politiche abitative Rosalba Castiglione. Centocinquantotto i beni confiscati in provincia di Latina, per un valore di 21 milioni di euro, 82 a Frosinone (20 milioni di euro), 12 a Viterbo (1,3 milioni) e 7 a Rieti (circa 50 mila euro). Nel corso della riunione presieduta dal direttore dell’Agenzia Ennio Mario Sodano, Salvini ha sottolineato come «fare squadra è fondamentale per contrastare più efficacemente le organizzazioni criminali». (r.fr.)