Roma, lungo stop per Dzeko e El Shaarawy
Confermati gli infortuni muscolari, adesso Schick si gioca il suo futuro alla Roma
L’obiettivo è recuperarli per la gara contro la Juventus del 22 dicembre, ma il rischio è che il 2018 di Edin Dzeko (lesione al flessore tra il primo e il secondo grado), Stephan El Shaarawy (lesione al flessore di secondo grado) e Ante Coric (problema al polpaccio) sia già finito. Un bel problema per Di Francesco, che sugli attaccanti ha puntato quasi tutto in questa prima parte di stagione, mentre il giovane croato (45 minuti complessivi tra campionato e Champions) finora è stato una semplice comparsa.
È arrivato il momento di Patrik Schick, preceduto dalla sua fama e dall’etichetta di calciatore più pagato della Roma americana (42 milioni, ben dilazionati). Un peso che finora gli ha impedito di rendere come tutti speravano e come lui avrebbe voluto, dirottato sulla fascia (lo scorso anno) o schierato con il contagocce al posto dell’insostituibile Edin Dzeko. Ora che il bomber bosniaco è stato costretto a fermarsi suo malgrado, per il troppo utilizzo tra la Roma e la Nazionale, per Schick si apre un mese da dentro o fuori.
Fino a Natale, il ceco si gioca il presente e anche un pezzo di futuro, perché nonostante le sue rassicurazioni sulla volontà di restare nella Capitale, le voci di un suo possibile trasferimento in prestito già nel mercato di gennaio cominciano a circolare. Toccherà a lui farle rimanere tali, trasformandosi da splendido talento incompiuto a certezza. Domenica sera contro l’Inter di Luciano Spalletti giocherà la sua quarta gara consecutiva da titolare. Non gli era mai capitato prima, con la Roma: lo scorso anno non ha disputato più di due partite consecutive dal primo minuto, mentre con la Sampdoria solo una volta era arrivato a cinque match di seguito (contro Inter, Fiorentina, Sassuolo, Crotone e Torino), in cui segnò quattro reti.
Se ha bisogno di continuità per rendere al meglio, insomma, l’avrà almeno fino a Natale, proprio a ridosso dell’apertura del (mini) mercato di riparazione: Inter, Cagliari, Viktoria Plzen (anche se in quella circostanza potrebbe rimanere fuori, con la Roma ormai sicura del secondo posto) e Genoa saranno le avversarie contro cui si giocherà una fetta di futuro. Non avrà tutto questo tempo, probabilmente, Eusebio Di Francesco, che per mantenersi saldo sulla panchina deve invertire la rotta già dal match con l’Inter.
A meno di un clamoroso recupero, il tecnico non potrà contare su Lorenzo Pellegrini, mentre sembrano convocabili, almeno per la panchina, Diego Perotti e Javier Pastore. Non ci sono ancora tempi certi per Daniele De Rossi, alle prese con un’infiammazione al menisco del ginocchio destro: il capitano per il momento non vuole prendere in considerazione l’ipotesi di operarsi (dovrebbe rimanere fuori tre mesi) e sta proseguendo con una terapia conservativa.
943 minuti giocati da Edin Dzeko in questo campionato con la Roma
360 minuti giocati da Dzeko in Champions, per un totale di 1.303 minuti
7 gol messi a segno da Dzeko: 2 in campionato e 5 in Champions League