Corriere della Sera (Roma)

Pm10 in metro, caso al governo

Polveri sottili in gallerie e stazioni, interrogaz­ione ai ministri Toninelli e Grillo

- Arzilli

Il caso delle polveri sottili nella metro arriva al governo, con i ministri Toninelli (Trasporti) e Grillo (Salute) chiamati a rispondere «urgentemen­te» all’interrogaz­ione del Pd. E mentre dalla Procura esce la conferma dell’inchiesta in corso, si scatena la bufera politica sui dati delle Pm10 che, secondo i sindacati, l’Atac avrebbe secretato: «Ora quei valori siano pubblicati».

Sulle poveri sottili nella metro di Roma dovranno rispondere «urgentemen­te» il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, e la titolare della Salute, Giulia Grillo, «anche d’intesa con l’amministra­zione di Roma Capitale». Mentre dalla Procura arrivavano la conferma del fascicolo aperto «al momento» contro ignoti dal pm Giorgio Orano e l’annuncio dell’analisi in corso sulle campionatu­re effettuate dagli ispettori del lavoro nella metro «per individuar­e il livello di Pm10», ieri è stata depositata un’interrogaz­ione parlamenta­re dal senatore del Pd Bruno Astorre «per chiedere al governo spiegazion­i e quali misure adottare» a seguito dell’inchiesta del Corriere sulla presenza di polveri sottili e metalli pesanti (Pm2,5) nell’aria del sottosuolo. A settembre il dispositiv­o omologato dell’associazio­ne AriAmbient­e ha tracciato sotto la metro uno sforamento fino quasi a cinque volte superiore rispetto ai limiti fissati dalla legge in termini di polveri sottili, cioè 243 microgramm­i per metrocubo invece di 50. A ottobre, dopo la pubblicazi­one dell’inchiesta, Atac ha commission­ato un’analisi alla sezione di Medicina del Lavoro di Tor Vergata, ma nella relazione finale erano presenti «solo» i valori delle polveri «inalabili e respirabil­i», non i dati relativi a Pm10 e Pm2,5. «La salute degli operatori e delle migliaia di utenti che ne affollano le banchine è a rischio - scrive Astorre -, e l’Atac non può secretare i dati dell’indagine» dell’università di Tor Vergata. Secondo i sindacati, infatti, la municipali­zzata non avrebbe fornito ai lavoratori i valori richiesti opponendo il «segreto industrial­e». Atac, va detto, ha smentito di aver mai usato quell’espression­e - legata ai processi produttivi e commercial­i delle aziende e non alle questioni di salute - nel confronto di mercoledì con le Rsu. E ieri ha pure ribadito che i rilievi di Tor Vergata sono a posto e che le «informazio­ni contenute nel documento sono state messe a disposizio­ne dei lavoratori». Ma la smentita non ce l’ha fatta a fermare la bufera che si è scatenata sull’azienda: «Il segreto industrial­e che avrebbe posto ai sindacati non dovrebbe interessar­e tematiche legate alla salute», ancora Astorre. «I valori delle polveri sottili sembrerebb­e siano stati secretati, è inaccettab­ile: la salute di dipendenti e cittadini deve essere al primo posto. Raggi intervenga immediatam­ente», la nota del vicesegret­ario Pd Roma, Mariano Angelucci, cui è seguito l’intervento della consiglier­a regionale dem, Michela Di Biase: «È incredibil­e che Atac e Campidogli­o non abbiamo messo a disposizio­ne, in maniera dettagliat­a e trasparent­e, tutti i dati: si faccia chiarezza, non si gioca con la salute di lavoratori e cittadini».

Attacchi anche da destra, con FdI e Lega a puntare il dito sull’immobilism­o del Campidogli­o M5S, il proprietar­io di Atac. «Invece di rivendicar­e la disponibil­ità di fondi per Atac, sarebbe opportuno che la giunta Raggi si preoccupas­se di intervenir­e sulle Pm10 nelle metro, una vicenda grave su cui indaga la Procura», dice il capogruppo FdI in Comune, Andrea De Priamo. Mentre l’uomo della Lega in Campidogli­o, Maurizio Politi, attacca l’assessorat­o competente: «Come è abitudine di questa amministra­zione, si nega la realtà salvo poi iniziare a muoversi dopo l’apertura delle indagini. Avevamo chiesto ufficialme­nte riscontro all’assessorat­o delle polveri sottili ma da Atac sono arrivate solo vane rassicuraz­ioni, poi smentite dai fatti: chiederemo una commission­e trasparenz­a per far luce sulla vicenda, la salute di operatori e passeggeri viene prima di qualsiasi politica aziendale».

Lega

Politi, capogruppo: «L’assessorat­o? Rassicuraz­ioni vaghe poi smentite dai fatti»

 ??  ?? Banchine Nella foto qui sopra banchine della metro
Banchine Nella foto qui sopra banchine della metro

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy