C’È FORSE UNA VERITÀ NASCOSTA?
Apparentemente è una storia semplice. Dopo le segnalazioni fatte al Corriere da alcuni macchinisti, una società indipendente specializzata in smog rileva la presenza di polveri sottili nei tunnel della metro. I risultati, scioccanti, vengono pubblicati da questo giornale: il Pm10 è in quantità cinque volte superiore ai limiti di legge. La Procura della Repubblica apre di conseguenza un’inchiesta e i sindacati chiedono spiegazioni all’azienda, minacciando lo sciopero. L’Atac, per risposta, dà incarico all’Università di Tor Vergata di fare suoi rilevamenti. Qualche giorno fa, un comunicato dell’azienda annuncia che, per quanto la riguarda, va tutto bene: l’Università, tra le sostanze rilevate, non ha notato sforamenti. Ma il Pm10 è tra quelle sostanze? L’azienda non risponde. E quanto sono alti (o bassi) i valori rilevati? L’azienda non risponde. La Procura a questo punto manda ispettori del lavoro nelle gallerie. E i sindacati fanno richiesta di accesso agli atti. Ieri una nuova misteriosa puntata: l’Atac ribadisce che tutto va bene, continuando però a non fornire i dati.
La domanda, alla fine di una storia apparentemente semplice, è altrettanto semplice: perché l’Atac non vuole informare i romani? Ha qualcosa da nascondere?