ARRIVA QUI LA VIA DELLA SETA
Il turismo nazionale e internazionale a Roma va piuttosto bene. I dati dell’Ente bilaterale Turismo Lazio confermano un incremento di arrivi e presenze. Colpisce il numero di turisti cinesi che ormai considerano la Città Eterna una meta da non mancare, seppure per poche ore in un tour europeo che lascia al Colosseo e, forse, al Papa un tempo medio di circa un giorno e mezzo.
Lo scorso anno ne sono arrivati circa 220 mila, sfiorando i russi (259 mila) e non sfigurando addirittura con i francesi (il doppio). Le prenotazioni per questo autunno hanno registrato un incremento del 4% degli arrivi e del 5% delle presenze, il che vuol dire che il turista cinese comincia a fermarsi un po’ più a lungo per godersi la Grande Bellezza.
Inglesi e francesi risultano in aumento, ma solo di circa il 2%. «Quando la Cina (turistica) si sveglierà» una valanga di visitatori potrebbe riempire questa nostra città. In prospettiva, Roma si sta preparando a questa benefica invasione? O si troveranno soluzioni pasticciate per andare incontro alle aspettative di un turismo da non deludere, viste le sue enormi potenzialità? La gara tra i grandi centri turistici è spietata: l’importante è vincere, non partecipare. Con il solo museo di Gehry l’umile Bilbao ha conquistato il podio. La ricca offerta artistica e storico-culturale offre alla Capitale la pole position per il futuro. Qualche idea azzeccata e la nuova Via (turistica) della Seta potrebbe arrivare a Roma.