Lazio flop, la furia di Immobile
Il bomber salva i biancocelesti dal ko col Chievo: «Sono due punti persi, assurdo regalare un tempo in questo modo. Giochiamo senza cattiveria»
Chissà cosa avrà pensato il presidente Claudio Lotito dopo aver visto il primo tempo della Lazio. Sabato si era affacciato a Formello per parlare con la squadra, ma la prestazione non era stata tanto distante da quella di giovedì a Cipro, quando in campo c’erano le riserve. Anzi, se possibile è andata addirittura peggio. Una piccola scossa, per la Lazio dei titolari, è arrivata con 45 minuti di ritardo, ma non è bastata per portare via i tre punti in casa del Chievo ultimo in classifica.
Aveva vissuto le prime 11 partite senza pareggi, poi ne sono arrivati tre di fila, che hanno rallentato la corsa Champions della Lazio, superata dal Milan battuto otto giorni fa all’Olimpico. Menomale che c’è Ciro Immobile, verrebbe da dire: «Ma non possiamo buttare via un tempo, questi sono due punti persi - dice l’attaccante, autore del gol dell’1-1 - In questo periodo non ci stiamo mettendo la giusta cattiveria e questo non va bene. Come in passato c’erano stati elogi per tutti, stavolta le responsabilità sono di tutti. La vera Lazio non è questa, dobbiamo farci tutti un esame di coscienza. Conta come si scende in campo di testa, e la Lazio del primo tempo non vince in nessuno stadio».
Parole dure, quelle di Immobile, come dure erano state quelle di Acerbi giovedì sera a Nicosia («L’Apollon aveva più voglia di noi»): due indizi fanno una prova. La terza è la reazione dei tifosi, che hanno allontanato dal settore ospiti la squadra che era andata a salutarli. «Fuori le p .... », il coro inequivocabile, ovviamente ascoltato anche da Simone Inzaghi, che non può fare finta di niente. «Nel secondo tempo abbiamo avuto una reazione d’orgoglio con il palo e le varie occasioni - spiega - Ma con un primo tempo così è giusto non vincere le partite. Avrei voluto cambiare tutti, non solo Radu perché era ammonito. In tre anni non avevamo mai giocato così male, abbiamo avuto un approccio pessimo, anch’io mi prendo le mie responsabilità. I tre pareggi consecutivi? Mi preoccupano. Mi sarei aspettato di più, anche perché il Milan ha vinto e con questa classifica non siamo più al quarto posto. Adesso avremo una settimana per riflettere».
Anche sul modulo, visto che la Lazio nella ripresa si è sistemata con la difesa a quattro: «Ora è un’alternativa, vedremo di partita in partita». Un’alternativa, appunto. I problemi sono altri.
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Simone Inzaghi Il peggiore approccio degli ultimi tre anni. Giusto non vincere se si va in campo così