Corriere della Sera (Roma)

«Ovunque proteggimi», un’insolita love story

- Stefania Ulivi

Il primo lungometra­ggio, Perfidia, premiato al Festival di Locarno, l’aveva costruito intorno alla vicenda umana e complessa di un figlio e padre. Legami di famiglia anche nel nuovo film di Bonifacio Angius, Ovunque proteggimi, appena passato con successo al 36 Torino Film Festival e ora nelle sale (stasera alle 20 il regista sassarese lo presenterà al pubblico del Nuovo Aquila dove poi rimarrà in programmaz­ione).

Il cuore della storia sono Alessandro, cinquanten­ne musicista di poca fortuna, alcolista, che ancora vive a casa della madre di cui elemosina i soldi per fare l’alba con ragazze che potrebbero essere sue figlie. E Francesca che la giustizia e la società non ritengono idonea a fare la madre: suo figlio Antonio è in carico ai servizi sociali. Si incontrano nella corsia di un ospedale dove si effettuato Tso (trattament­i sanitari obbligator­i) e insieme intravedon­o la possibilit­à di un epilogo diverso per entrambi. «Il protagonis­ta di Perfidia era passivo, remissivo, mentre la caratteris­tica principale dei personaggi di Ovunque proteggimi è l’impulsivit­à. Sono entrambi elementi del mio carattere, ma esasperati. Quando costruisco dei personaggi parto da me stesso. Stavolta avevo paura a raccontare un personaggi­o femminile, perché ho avuto un’educazione maschilist­a e ho difficoltà a immedesima­rmi nei pensieri di una donna. Così l’ho raccontato come se fossi io, ma di sesso femminile».

Prodotto da Andrea Paris e Matteo Rovere per Ascent Film con Rai Cinema, il film è interpreta­to da Alessandro Gazale, già in Perfidia, e Francesca Niedda, compagna del regista. Sono loro il «cuore pulsante» del film. Entrambi molto bravi e perfetti per evidenziar­e «quella stessa umanità che non si accorge della loro esistenza e voglia di vivere ma anche quell’umanità di cui loro e noi stessi facciamo parte». Una battaglia difficile, «persa in partenza che però può darci la sensazione di sentirmi e di sentirci un po’ meno soli».

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