Da Spelacchio a Spezzacchio, ecco l’albero di Natale brandizzato
Appena arrivato a Roma e già ribattezzato «Spezzacchio» sui social per i rami rotti nel trasporto da Varese. È Spelacchio 2018, versione Netflix, che ha replicato allo sfottò twittando dall’account ufficiale: «Vorrei vedere voi dopo una notte di viaggio».
Oneri e onori di una star. Chiamato Spelacchio come il criticatissimo predecessore, l’abete naturale proveniente da Cittiglio (Varese) «diventerà bellissimo», assicurano gli addetti di Igp Decaux, ovvero la società che cura il ricco progetto — 376 mila euro — per conto dello sponsor, Netflix. Per il momento, però, l’ironia social è implacabile: «Non è rotto, è a puntate», scrive un utente; «niente, nun gliela potemo proprio fa», un altro tweet in romanesco con rimando alle polemiche del 2017. «Prendersela con un albero... siete ridotti proprio male!», la replica il Campidoglio al sarcasmo delle opposizioni. L’abete è a Roma dale 2 del mattino di ieri e i vivaisti hanno iniziato ad aprire le fronde dall’alto verso il basso, ri-innestando i rami più lunghi che erano stati segati e numerati prima del viaggio. Dopo il make-up Spelacchio riprenderà la sua forma: alto 26 metri, largo 12, è stato scelto in quanto «più bello» tra dodici grandi abeti. Sarà addobbato con 60 mila luci led e 500 sfere argento e rosso. Le operazioni di allestimento andranno avanti fino all’8 dicembre, quando la sindaca Raggi darà il via alle luci che resteranno accese h24. E in un’aiuola di piazza Venezia ci sarà un’area dove cittadini e turisti potranno scattare foto con lo sfondo natalizio.