Roma Tre compra le aree dal Comune
L’Università Roma Tre acquista dal Comune per 18 milioni buona parte delle aree sulle quali è costruito l’ateneo. Lo annunciano la sindaca Virginia Raggi e il direttore generale di Roma Tre, Pasquale Basilicata.
La storia del secondo ateneo della Capitale, il decimo in Italia per la qualità della ricerca, nasce nel 1992: all’epoca gli studenti erano 7 mila, oggi 35 mila. Roma Tre punta sul recupero di aree industriali degradate o abbandonate che vengono riqualificate nel quadrante Ostiense-San PaoloMarconi. Il rettore, Luca Pietromarchi, sottolinea: «Questa operazione è la testimonianza di un uso oculato delle risorse e di una gestione amministrativa lungimirante». Infatti l’operazione chiusa ieri giunge a conclusione di un percorso che ha avuto origine da 4 accordi di programma dal 1993 al 2004 tra ateneo e enti locali per sviluppare l’ateneo. «La trattativa è stata lunga - ricorda il direttore generale - perché ci sono state complessità di varia natura, non solo burocratiche». Le aree, date dal Comune in concessione, oggi sono diventate la casa di Roma Tre. Fino a oggi l’università aveva costruito su aree non sue. «E tra i prossimi progetti urbanistici vogliamo completare la “Vasca Navale” con il secondo lotto da 42 milioni - aggiunge il direttore generale - e il nuovo rettorato su via Ostiense (altri 4o milioni già investiti). Questo ci permetterà di avere un patrimonio, fatto con risorse nostre, per avere accesso al credito in futuri sviluppi edilizi». I 300 milioni investiti negli ultimi 20 anni equivalgono a un valore immobiliare sul mercato che supera i 600 milioni. Tra i prossimi programmi la riqualificazione dello stadio Berra (ex Eucalipti), che diventerà la cittadella dello sport, dell’ex Mattatoio, che ospiterà il dipartimento di Architettura, e la crescita del Politecnico del mare a Ostia per studiare energia green.