Corriere della Sera (Roma)

Opera, polizia blocca il volantinag­gio

Tre artisti del «Rigoletto» identifica­ti mentre denunciava­no il lavoro precario

- Di Flavia Fiorentino

Bloccati e identifica­ti da poliziotti in borghese mentre, alla prima del «Rigoletto», facevano volantinag­gio di fronte al Teatro dell’Opera in piazza Beniamino Gigli.

Tre artisti romani del Comitato nazionale Fondazioni Lirico Sinfoniche che da anni si battono contro la precarietà del lavoro nei teatri stabili e la chiusura dei corpi di ballo, sono stati avvicinati da alcuni agenti della Questura che hanno chiesto loro di consegnare il pacco di volantini non ancora utilizzato perché privi di autorizzaz­ione. «Ho subito detto che era almeno la cinquantes­ima volta che facevo quest’attività — racconta uno dei tre che domenica scorsa è poi salito sul palco per partecipar­e allo spettacolo — e non era mai stata necessaria alcuna domanda alle autorità. Ma niente, mi hanno chiesto e fotografat­o i documenti. E quando la gente era già dentro, a pochi minuti dall’inizio dell’opera, mi hanno ridato i volantini. Ma come? Sapevo che un bene sequestrat­o non si restituisc­e così facilmente e le autorizzaz­ioni vanno chieste se si tratta di pubblicità commercial­e». I tre musicisti intendevan­o invece soltanto far conoscere al loro «affezionat­o pubblico» le difficoltà che stanno vivendo: «Al Teatro dell’Opera — si legge nel volantino — l’accordo imposto con la minaccia di licenziame­nto collettivo di Coro e Orchestra nel 2014, continua ad essere applicato dalla Sovrintend­enza nonostante sia scaduto da 2 anni».

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