CAPITALE LUNARE
Sarà un Capodanno sincero, di quelli di una volta, dove si dirà pane al pane e vino al vino, augurandosi il meglio per il 2019. Si comincia dal luogo, il Circo Massimo, vecchio amico di mille emozioni, dagli scudetti ai Mondiali, dai grandi concerti alle manifestazioni contadine. E si continua con il tema a cui la festa sarà ispirata: la Luna, il satellite più amato dai poeti. Nella scelta c’è come uno straordinario impulso a confessare. Cosa siamo diventati come capitale? Non c’è dubbio: un luogo lunare, bellissimo e talvolta - purtroppo inospitale. La prova di quanto sia appropriato il tema sono quei crateri che vediamo per strada, un po’ meno grandi di quelli trovati nel ‘69 da Armstrong e Aldrin allunando nel Mare della Tranquillità, ma decisamente più pericolosi. E siamo però anche fiduciosi, perché dopo Spelacchio eravamo pronti a tutto e invece è arrivato questo bellissimo abete in scatola di montaggio che (stavolta) ci delizierà. Siamo così, non c’è niente di male. Un ultimo pensiero, come nelle vecchie trasmissioni delle tivvù private, va ai nostri sponsor. Dove sono finiti? Quest’anno il Capodanno lunare del Campidoglio si farà senza aiutini: un milione e mezzo tutto di tasca nostra. Vabbè, si capisce: chi vorrebbe consigli per gli acquisti sulla Luna?