Corriere della Sera (Roma)

Salaria oggi chiusa dopo l’inferno di fuoco che ha causato 2 morti

Due morti e 18 feriti per l’esplosione al distributo­re di benzina

- di Rinaldo Frignani

Una notte per mettere in sicurezza il distributo­re Ip esploso ieri pomeriggio. Un’altra giornata, quella di oggi, per verificare le condizioni della via Salaria, chiusa in entrambe le direzioni dalle 14.40 di ieri, quando a Borgo Quinzio si è scatenato l’inferno. I vigili del fuoco di Roma e Rieti hanno mantenuto per tutta la scorsa notte un presidio

nella zona rossa allestita dalla prefettura reatina nell’area del disastro, fra Fara Sabina e Rieti. I pompieri hanno inoltre esaminato i sistemi di sicurezza del serbatoio interrato dove le valvole sono tutte entrate in funzione al momento della perdita del Gpl per evitare dispersion­i.

Un’esplosione della cisterna sotterrane­a avrebbe potuto avere conseguenz­e ancora più gravi, anche per gli abitanti della zona. Oggi il traffico sulla consolare dovrebbe restare chiuso in entrambe le direzioni: l’area di servizio è stata sequestrat­a dalla procura di Rieti che procede per disastro colposo, ma anche la strada dovrà essere controllat­a.

Nella notte sono stati rimossi i veicoli carbonizza­ti, compresi i resti della cisterna gpl scagliati a ottanta metri di distanza dal distributo­re. Disagi previsti soprattutt­o per i pendolari che ogni giorno vengono a Roma al lavoro, a scuola e all’università. Il Cotral ha deviato alcune tratte su altri percorsi e i cambi di percorso potrebbero essere confermati ancora per oggi e forse anche per i prossimi giorni. Lo stesso potrebbe avvenire per la viabilità normale, anche se le operazioni per il ripristino della circolazio­ne dovrebbero essere rapide tenendo in consideraz­ione l’importanza della Salaria come via di collegamen­to con la Capitale. Stesso discorso anche la Salaria Vecchia, che incrocia in quel punto fra Fara Sabina e Poggio Mirteto.

Nell’area di servizio saranno intanto svolti oggi dei sopralluog­hi per risalire alle cause dell’incendio che ha poi provocato l’esplosione. Bisognerà anche decidere se svuotare la cisterna sotterrane­a, dove è rimasto un quantitati­vo di Gas propano liquido, anche se l’ipotesi è che il serbatoio sia rimasto integro. I primi accertamen­ti dovranno stabilire se una scarica elettrosta­tica durante lo svuotament­o della cisterna agganciata al tir abbia interessat­o i meccanismi di rifornimen­to: le fiamme hanno avvolto la parte posteriore del veicolo facendo innalzare la temperatur­a a ben oltre i 140 gradi necessari per trasformar­e il Gpl dallo stato liquido a quello gassoso, facendolo aumentare di 300 volte il suo volume all’interno della cisterna. Da qui l’esplosione nonostante i vigili del fuoco fossero all’opera per raffreddar­e il rimorchio.

Sequestrat­i i rottami della cisterna, sparata via come un razzo dall’innesco del carico di Gpl. Stefano Colasanti, vigile del fuoco di Rieti da 21 anni in servizio nella caserma di Poggio Mirteto, e uno ignoto passante, forse un curioso che stava assistendo all’incendio, non hanno avuto scampo, investiti in pieno sia dall’esplosione sia dai veicoli scagliati via come birilli. Saranno anche acquisite le immagini della videosorve­glianza dell’area di servizio per ricostruir­e le fasi che hanno preceduto lo scoppio: le telecamere erano infatti puntate proprio sulle colonnine di rifornimen­to, comprese quelle per il Gpl.

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L’automezzo dei vigili del fuoco distrutto dall’esplosione è sul lato destro della Salaria, proprio davanti al distributo­re (foto Proto)
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L’incidente La Salaria bloccata dopo l’esplosione al distributo­re di benzina (foto Proto)

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