Inzaghi con la Samp sceglie il nucleo storico Leiva ok, forse rientra
Sono giornate turbolente per la Lazio e la partita di sabato sera contro la Sampdoria rappresenta uno spartiacque fondamentale: può restituire tranquillità e rasserenare – almeno un po’ – l’ambiente, oppure accentuare crisi, dissidi, spaccature. Nel secondo giorno di ritiro, Inzaghi ha lavorato sul campo per preparare la gara di sabato sera. Si è provato ancora lo schema consueto, con la difesa a tre, e la buona notizia riguarda il recupero di Leiva: la sensazione è che il brasiliano possa essere schierato dall’inizio, anche se si attendono conferme dalle sedute di oggi; in alternativa si ricorrerà di nuovo a Badelj. Lukaku scalpita, mentre Luis Alberto dovrebbe riprendere il suo posto alle spalle di Immobile (niente Correa o Caicedo, dunque).
Un’indicazione importante, quella che riguarda l’utilizzo (probabile) dello spagnolo: Inzaghi vuole giocarsi la partita della verità con il «suo» gruppo, quello che gli ha regalato risultati e gioie. I giocatori, del resto, sono dalla sua parte, almeno quelli del nucleo storico: i leader di sempre Lulic, Immobile, Radu, Parolo e appunto Leiva; i giovani di peso Milinkovic-Savic e Strakosha, oltre a Luiz Felipe e Wallace; il nuovo uomo forte Acerbi. Se c’è qualche dissidente, qualche scontento, va cercato tra coloro che sono stati impiegati meno. Ad esempio Caceres e Cataldi, che sembrava recuperato alla causa ma ha sofferto le ultime esclusioni in campionato. Molto deluso Murgia, che se ne andrà a gennaio. Ha lo stesso procuratore di Correa, nemmeno lui così felice a causa dello scarso impiego: perché l’allenatore non crede abbastanza in me?
Esiste insomma una spaccatura, da una parte la società e dall’altra l’allenatore e il gruppo forte della squadra. Si sta lavorando per ricompattare la Lazio, ma è una strada percorribile solo se sostenuta dai risultati. I dirigenti comprensibilmente cercano di smussare le polemiche. «I giocatori e il tecnico mi hanno dato risposte positive di fronte all’idea del ritiro», ha detto ad esempio ieri il club manager Peruzzi. In realtà la decisione di spedire tutti a Formello, presa da Lotito, non è stata digerita da molti biancocelesti, che anche per questo si sono uniti ancora di più a Inzaghi.