Corriere della Sera (Roma)

Lotito: «Siamo una Ferrari ora un po’ ingolfata»

Squadra in crisi, interviene il presidente: «Inzaghi e Peruzzi intoccabil­i»

- di Stefano Agresti

La Lazio divisa, strappata, spaccata a metà? «Macché, siamo una famiglia». L’allenatore in discussion­e? «Ha tutta la nostra fiducia». Il futuro in bilico di alcuni componenti della società? «Non siamo transitori, ma definitivi, e saremo qui tutti quanti anche nei prossimi anni». Con la squadra in ritiro e la fondamenta­le partita contro la Samp in arrivo, prende la parola Lotito. Lo fa per riaffermar­e e sottolinea­re con forza la compattezz­a del club, sedendosi in mezzo ai suoi uomini, anzi a quelli che lui definisce «i miei figliocci», da una parte Inzaghi e dall’altra il d.s. Tare. Più il club manager Peruzzi, il gigante che il presidente affettuosa­mente chiama «Angelino, con il quale ci sentiamo tutti i giorni per valutare l’andamento della squadra». Un bel quadretto familiare.

Fin qui la facciata, che è comunque importante. Lotito torna a usare una parola che ama: destabiliz­zazione. «Sono uscite voci che vogliono destabiliz­zare l’ambiente», dice, e non si capisce chi avrebbe interesse a creare problemi alla Lazio né per quale motivo. Poi però ammette che i contrasti di idee ci sono stati e ci sono: «La nostra è una grande famiglia, quando ci sono tanti figli possono esserci vedute differenti, si discute. Ma non esiste alcun caso, non ci sono catastrofi in atto. Non sono andate bene alcune partite, può capitare, e ci siamo confrontat­i. Esiste però rispetto dei ruoli». Il concetto in fondo è chiaro: abbiamo parlato, magari abbiamo anche litigato, ma siamo comunque compatti e abbiamo l’intenzione di andare avanti assieme per costruire una Lazio sempre più forte.

Il fatto è che i contrasti interni sono nati proprio in merito alla valutazion­e dell’organico: la società ritiene di avere

Il patron

Siamo da quarto posto, lo dicono gli addetti ai lavori. Nessun caso, solo vedute differenti

messo in mano a Inzaghi una squadra di primissimo piano, da Champions, l’allenatore non ne è convinto. Lotito si avventura in un paragone motoristic­o che – c’è da scommetter­ci – diventerà il motivo conduttore della stagione: «La Lazio è come una Ferrari che da qualche partita non corre a trecento all’ora, è un po’ ingolfata. Non ci aspettavam­o gli ultimi risultati, stiamo lavorando perché questa macchina possa andare di nuovo al massimo. Non sono io a dire che la squadra è da quarto posto, lo sostengono gli addetti ai lavori».

Una frase che non ha fatto felice Inzaghi. In ballo ci sono anche i casi legati a Milinkovic-Savic e Luis Alberto. Lotito è comprensiv­o solo in apparenza: «Quando le aspettativ­e si alzano, c’è chi reagisce con determinaz­ione e chi ne avverte il peso. Crescere diventa difficile, ma parliamo di grandi giocatori: devono trovare la concentraz­ione ideale». Quanto al mercato di gennaio, non sono esclusi interventi: «Le valutazion­i saranno tecniche, vedremo se e dove fare qualcosa. Di sicuro noi abbiamo una squadra intera sul mercato: non perché ce l’abbiamo messa, ma perché tutti vogliono i nostri calciatori».

 ??  ??
 ??  ?? Il capo e il braccio destro Il presidente biancocele­ste Claudio Lotito, 61 anni, al centro della foto, in tribuna all’Olimpico assieme al d.s. Igli Tare (45 anni, a sinistra)
Il capo e il braccio destro Il presidente biancocele­ste Claudio Lotito, 61 anni, al centro della foto, in tribuna all’Olimpico assieme al d.s. Igli Tare (45 anni, a sinistra)
 ??  ?? In panchina Simone Inzaghi, 42 anni, cresciuto in casa: da aprile 2016 guida la Lazio
In panchina Simone Inzaghi, 42 anni, cresciuto in casa: da aprile 2016 guida la Lazio

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy