Nuovo stadio, incubo traffico
Il progetto di viabilità bocciato dagli esperti scelti dal Comune: i flussi di auto sarebbero ingestibili Rapporto «catastrofico» del Politecnico di Torino. Raggi: «Niente allarmismi»
Lo studio commissionato al Politecnico di Torino dal Campidoglio sui flussi del traffico «catastrofici» intorno all’area di Tor di Valle, dove dovrebbe nascere lo stadio della Roma, boccia il progetto, ma si tratta di una relazione ancora preliminare, visto che il parere definitivo sarà consegnato il 9 gennaio prossimo. Ma la sindaca Raggi getta acqua sul fuoco: «Niente allarmismi. Al momento è stata rilasciata una prima bozza, con la relazione finale capiremo come andare avanti». Linea confermata dal direttore generale del Comune, Franco Giampaoletti: «È un canovaccio incompleto».
Una bocciatura netta, seppure provvisoria perché basata su una relazione ancora preliminare, visto che il parere definitivo sarà consegnato in Campidoglio il 9 gennaio prossimo. È quella espressa dal Politecnico di Torino, come anticipato ieri da «Il Tempo», in merito allo studio commissionato dal Campidoglio sui flussi del traffico intorno all’area di Tor di Valle, dove dovrebbe nascere il nuovo stadio della Roma. Uno studio che evidenzia delle forti criticità riguardo alla viabilità e ai trasporti in occasione degli eventi sportivi: un quadro definito «catastrofico».
A preoccupare maggiormente i tecnici sono le simulazioni del traffico poiché «le previsioni effettuate sono troppo ottimistiche rispetto alla realtà che si andrà ad affrontare». Il Comune, da parte sua, provvederà ad inviare alcuni dati mancanti al Politecnico, prima della relazione definitiva, per integrare l’indagine. Un nodo cruciale è la carenza di infrastrutture nella zona intorno allo stadio, con il Ponte dei Congressi che da solo non può eliminare tutti gli ostacoli. «La sola unificazione della viabilità in corrispondenza dell’intervento e il Ponte dei Congressi - si legge - non possono risolvere le criticità già ora presenti, che in futuro verrebbero acuite da un tale intervento». Altro punto dolente, il trasporto ferroviario: la Roma-Lido dovrà essere totalmente ristrutturata per rispettare la frequenza del passaggio dei treni, e la fermata di Tor di Valle dovrà essere trasformata in stazione (intervento che fa parte del progetto dei proponenti). Il problema di un parere negativo è più politico che tecnico, visto che non è ancora stata calendarizzata la convenzione urbanistica, la cui approvazione a questo punto slitterà a metà gennaio.
La Roma resta in una posizione di attesa, forte di un diritto che ritiene acquisito da più un anno, cioè da quando, il 5 dicembre 2017, la Conferenza dei servizi ha dato il via libera al progetto su cui i proponenti hanno già investito circa 100 milioni di euro e che, se dovesse essere bloccato, porterebbe ad una causa miliardaria.
Da Trigoria filtra comunque una certa serenità e la convinzione che il parere del Politecnico di Torino, seppure autorevole, non abbia alcuna rilevanza giuridica dal momento che ben due Conferenze di servizi (a cui hanno partecipato i tecnici di Comune, Regione, Città Metropolitana e un gran numero di Enti) si sono espresse. Il motivo che ha indotto il Campidoglio a richiedere la relazione, poi, era il sospetto della possibile manipolazione dei dati relativi al flusso del traffico, scaturito da una intercettazione diffusa nei primi giorni successivi all’inchiesta che ha coinvolto Luca Parnasi. Ipotesi smontata dallo stesso Politecnico. «Le analisi - si legge nella relazione - sono state condotte in modo professionale dalle società esterne incaricate e in modo sempre professionale sono state effettuate le verifiche da Roma Servizi per la Mobilità». L’iter che ha portato all’approvazione dalla Conferenza dei servizi, insomma, non verrebbe in alcun modo messo in discussione.
Il club giallorosso Rimane sereno: il parere, per quanto autorevole, non ha rilevanza giuridica