Corriere della Sera (Roma)

Roma e Lazio, stesso destino nella follia

Subiscono il pari nei minuti di recupero con Cagliari e Samp: stagione quasi buttata via

- Marco Calabresi

Stesso risultato (2-2), stesso destino e una stagione praticamen­te compromess­a. A Cagliari la Roma in vantaggio per 2-0 subisce il pareggio al 95’ con i sardi ridotti in nove uomini, la Lazio rimonta la Samp su rigore sempre al 95’ grazie a Immobile, ma al 99’ si fa raggiunger­e buttando via la vittoria. Il tecnico gialloross­o Di Francesco rischia l’esonero: «Abbiamo deficit mentali importanti».

Simone Inzaghi, al gol di Immobile che sembrava avere svoltato la serata e, forse, il campionato della Lazio, non aveva avuto neanche la forza di esultare. Lo avrebbe fatto al fischio finale, se la magia di Saponara non avesse rovinato tutto. Gli applausi che l’Olimpico era pronto a regalare alla Lazio per la reazione avuta nel secondo tempo, invece, si sono trasformat­i in fischi. Più di incredulit­à che di rabbia, verso una squadra che stavolta - a differenza di Verona - ce l’aveva messa tutta.

Ma siccome sono i risultati, soprattutt­o in momenti come questi, a orientare l’umore, una partita che la Lazio ai punti aveva stravinto ha il sapore di una sconfitta. Non ci credono i giocatori - Parolo l’ultimo a uscire dal campo, disperato, con le mani sul volto - ma il primo a non crederci è proprio Inzaghi, al termine di una settimana vissuta nella clausura di Formello (il ritiro si è chiuso, oggi riposo,e domani la ripresa).

«C’è grande dispiacere per i ragazzi, perché hanno fatto una grande partita - dice il tecnico - I numeri sono schiaccian­ti, ma mi amareggia il fatto che una partita così la devi vincere. Siamo stati insieme, abbiamo lavorato benissimo in settimana: vedere i giocatori con la testa bassa nello spogliatoi­o è motivo di grande rammarico. Ma anche da queste cose si cresce: un pallonetto al 99’ penso di non averlo mai visto in tanti anni di calcio, anche se avremmo dovuto gestire la palla e non buttarla». Inzaghi, però, pareva più preoccupat­o del terzo pareggio di fila che del quarto: «È’ un momento che gira male, abbiamo giocatori esperti, ma prendere gol così non dovrebbe capitare mai. È un errore di squadra che analizzere­mo, cercando di recuperare anche le forze in vista dell’Europa League e della partita di Bergamo”. Errore di squadra sul gol, errori individual­i davanti ad Audero ma anche prestazion­i ancora lontane da livelli a cui gente come Milinkovic su tutti aveva abituato. «Ma secondo me Sergej ha fatto bene, quel gol per lui sarebbe stato importanti­ssimo - replica l’allenatore - Gli basta una scintilla, come a Luis Alberto, che è entrato con il piglio giusto. Hanno fatto bene quello che avevo chiesto». La beffa delle beffe è che la serata era iniziata con l’esultanza della curva Nord per il 2-2 di Sau in Cagliari-Roma a tempo scaduto, in inferiorit­à numerica. Ecco, alla Lazio è andata esattament­e alla stessa maniera.

L’allenatore

Un errore collettivo, non ho mai visto un pallonetto di tacco al 99’ in tutta la mia carriera

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Incredulo Bryan Cristante, 23 anni
 ??  ?? A terra Stefan Radu, 32 anni
A terra Stefan Radu, 32 anni
 ??  ?? Disperazio­ne Da sinistra i laziali Acerbi, Radu, Cataldi, nascosto dalla maglia, e il portiere Strakosha al termine della partita
Disperazio­ne Da sinistra i laziali Acerbi, Radu, Cataldi, nascosto dalla maglia, e il portiere Strakosha al termine della partita

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