Corriere della Sera (Roma)

Al concerto di Emis Killa sicurezza «modello stadio»

Dopo la strage di Corinaldo la polizia farà prefiltrag­gi e perquisizi­oni

- Frignani

Il primo banco di prova per la sicurezza in un concerto rap a Roma dopo la strage di Corinaldo sarà domani sera all’Atlantico (zona Eur) per l’esibizione di Emis Killa. Sono attese 3 mila persone e la polizia ha approntato un rigido piano di sicurezza: non solo controlli nel locale ma blindatura di una parte del quartiere, con prefiltrag­gi e perquisizi­oni.

Il primo banco di prova per la sicurezza in un concerto rap a Roma dopo la strage di Corinaldo sarà domani sera all’Atlantico (zona Eur) per l’esibizione di Emis Killa. Sono attese circa 3 mila persone e la polizia ha approntato un rigido piano di sicurezza che non si limita ai controlli all’interno e all’esterno del locale – uno dei più grandi di Roma ma prevede anche la blindatura di una parte del quartiere, con prefiltrag­gi, perquisizi­oni e controlli delle borse delle ragazze. Inoltre potranno passare il varco solo coloro in possesso di un biglietto d’ingresso al concerto. Massima attenzione soprattutt­o per le bombolette di gas urticante – spray e fumogeni – che saranno ovviamente sequestrat­e, anche se nelle intenzioni di chi le porta al seguito – donne soprattutt­o – hanno solo una funzione di difesa personale.

Come era facilmente ipotizzabi­le la tragedia nelle Marche ha fatto alzare il livello di controlli nelle discoteche, anche se è bene sottolinea­re che all’Eur quei dispositiv­i di prevenzion­e vengono ormai adottati da due anni. In particolar modo, però, adesso si pensa a proteggere gli eventi del prossimo Capodanno, con oltre 200 locali notturni dove sono state già organizzat­e feste

con la partecipaz­ione di decine di migliaia di persone. L’attenzione della Divisione di polizia amministra­tiva della Questura si concentrer­à in queste settimane, dopo San Lorenzo e Trastevere, sui locali notturni di Monte Testaccio, ma più in generale su quelle attività che sulla carta possono

ospitare meno di 200 persone e quindi per essere avviate richiedono soltanto un’autocertif­icazione dei titolari sottoscrit­ta da un profession­ista, anche un architetto. Come è accaduto da gennaio, con 30 chiusure di discoteche ordinate dal Questore e altre in programma che dovrebbero invece essere effettuate dal Comune. Gli investigat­ori vogliono colpire chi non rispetta le misure di sicurezza: si tratta della presenza di vie d’uscita proporzion­ate alla capienza e l’apertura delle uscite di sicurezza, che in moltissimi casi – come confermano dalla polizia – vengono chiuse dagli organizzat­ori delle serate per evitare che ragazzi le aprano per far entrare altri giovani in modo che non paghino il biglietto.

In questo modo, però, il livello di insicurezz­a di questi locali aumenta in maniera esponenzia­le in caso di emergenza. Saranno anche analizzate le posizioni e le autorizzaz­ioni degli addetti alla sicurezza, e saranno verificate le misure di protezione all’interno dei locali. In più potrebbero essere organizzat­e prove di esodo ed esercitazi­oni in vista degli eventi delle prossime festività. Decisiva la collaboraz­ione fra polizia e gestori delle discoteche, come accade all’Eur e come è successo l’estate scorsa nella zona del Colosseo. «Basta con le reticenze, con la sicurezza non si scherza», è l’appello lanciato dalla polizia ai titolari dei locali, con l’invito anche a investire per aumentare telecamere di sorveglian­za e illuminazi­one delle aree esterne.

 ??  ?? Controlli Una perquisizi­one allo stadio
Controlli Una perquisizi­one allo stadio
 ??  ?? Vigilanza e prevenzion­e L’equipaggio di una gazzella dei carabinier­i davanti a una discoteca
Vigilanza e prevenzion­e L’equipaggio di una gazzella dei carabinier­i davanti a una discoteca

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy