Valentina Lodovini porta in teatro la lotta delle donne
Questa sera alla Sala Umberto ore 21 (via della Mercede 50) Valentina Lodovini, attrice contesa del piccolo e grande schermo, affronta la sua sfida teatrale più importante, interpretando Tutta casa, letto e chiesa, lo storico testo di Dario Fo e Franca Rame, straordinario manifesto sulla condizione della donna: il debutto fu nel 1977 alla Palazzina Liberty in sostegno al movimento femminista. Un copione ironico e intelligente che continua a fare il giro del mondo confermando la sua attualità. «Qui si racconta un contesto culturale di 41 anni fa, ma sembra scritto oggi», ha raccontato l’attrice umbra in una recente intervista al Corriere, «le donne descritte potrebbero essere le stesse che incontriamo ogni giorno nelle nostre città e questo fa riflettere: negli anni abbiamo fatto molti passi avanti, ma c’è ancora tanta strada da fare, i cambiamenti veri sono lenti».
Mantenendo il copione originale (solo qualche taglio compiuto dal regista Sandro Mabellini), in scena quattro donne che si raccontano su un set cinematografico. «La prima è una casalinga
che cerca di sopravvivere al suo quotidiano - ha spiegato la protagonista - la seconda è un’intellettuale che si ribella alla maternità a tutti i costi, poi c’è l’operaia sopraffatta dal lavoro e infine Alice, una bambina che non riesce a diventare adulta perché tutti le tarpano le ali». E a proposito di indipendenza, tema dell’epilogo, Lodovini sottolinea: «Qui la protagonista è una ragazza che vorrebbe essere libera, ma tutti la giudicano, padri, madri, fratelli, amici.. ognuno le dice cosa deve fare, come deve essere, le vuole insomma confezionare il futuro».
Lo spettacolo, prodotto da Pierfrancesco Pisani, è in scena fino al 16 dicembre. «La donna spaventa e si cerca di toglierle il potere - ha concluso l’attrice - È dunque costretta da sempre a lottare per conquistare i propri diritti, però qualcosa si sta muovendo. Per vincere, uomini e donne devono combattere insieme. Lo spettacolo è dedicato a tutte le persone che lottano per essere quello che sono».