Lupo: (Arpa): aprire le finestre non è prudente
«Dopo un incendio come quello che ieri ha colpito il Tmb Salario, inevitabilmente ci sarà un impatto ambientale. Tutti gli incendi ne determinano uno – a spiegare le conseguenze che il rogo nell’impianto dei rifiuti potrebbe avere sull’aria della Capitale, è il direttore generale di Arpa Lazio, Marco Lupo -. Per questo abbiamo posizionato due campionatori: il primo entro 100 metri dal rogo e il secondo, entro un chilometro, ovvero nella scuola Majorana di piazza Minucciano. In aree cioè di possibili ricadute».
E quale sarà il compito dei due campionatori?
«Misureranno diossina, Ipa (idrocarburi policiclici aromatici) e Pcb (policlorobifenili) sprigionati dopo le fiamme. Occorre però che restino lì diverse ore, poi verranno ripresi i filtri e analizzati».
Quindi la rilevazione non avrà tempi rapidi?
«Serviranno tra i 5 e i 7 giorni. Nell’immediato abbiamo monitorato i dati delle tre centraline fisse più vicine, Villa Ada, Bufalotta e Corso Francia, e abbiamo visto che i valori non avevano subito variazioni rispetto ai giorni passati».
Però quelle centraline rilevano inquinanti come le Pm10 e non la diossina, vero?
«Esattamente».
Bisognerà necessariamente attendere per conoscere le concentrazioni nell’aria ed eventuali sforameni?
«In realtà non c’è un limite normativo, la diossina nell’aria non dovrebbe esserci proprio, dovrebbe essere inferiore allo 0,1».
E non si possono fare previsioni?
«No ma si può fare un confronto: con l’incendio di maggio dello scorso anno a Pomezia. Un rogo molto più violento, durato tre giorni e soprattutto dove bruciarono materiali plastici. Lì venne rilevata una quantità di 77,5 nanogrammi su metro cubo nel raggio dei primi 100 metri di distanza, nel primo e anche
nel secondo giorno dell’incendio».
Mentre al Tmb Salario?
«Qui è durato molto meno, neanche un giorno, i rifiuti in questione sono indifferenziati quindi con una concentrazione molto bassa di plastica. Sarà meno impattante».
Continuerà anche nei prossimi giorni la raccomandazione di tenere le finestre chiuse?
«Le misure resteranno in vigore finché non cesserà l’allarme».
E le eventuali conseguenze della salute si sarebbero avvertite subito o i prossimi giorni saranno a rischio?
Ambiente
«Per valutare le conseguenze sull’aria bisogna aspettare minimo cinque giorni»
«Questa però è più competenza delle Asl. Ma comunque: le conseguenze si hanno in caso di esposizione continua e diretta. L’impatto, invece, sarà più sull’ambiente».