Corriere della Sera (Roma)

Ostia, giù il lido abusivo

Stabilimen­to demolito. Le ruspe da gennaio

- Di Valeria Costantini

La prima picconata al «lungomuro» di Ostia dell’era di Virginia Raggi parte dal Med Net. Le ruspe ieri hanno demolito lo stabilimen­to di Fabrizio Fumagalli, ex presidente Sib Lazio. A gennaio toccherà ai chioschi: Spiaggetta, Happy Surf e Faber Beach.

La prima picconata al «lungomuro» di Ostia dell’era di Virginia Raggi parte dal Med Net. Le ruspe ieri hanno demolito lo stabilimen­to costruito alla foce di un canale di bonifica. Lungo l’iter: prima le indagini per abusi edilizi, poi la decadenza della concession­e demaniale, i ricorsi in tribunale (persi) del titolare, Fabrizio Fumagalli, ex presidente Sib Lazio, infine l’abbattimen­to. «Un momento storico, viene restituito un tratto di spiaggia ai cittadini, uno spazio che gli è stato sottratto per decenni» ha detto ai margini del cantiere la sindaca. Ruspe e tweet di vittoria per la legalità, uno scenario già visto a Ostia. Un percorso, quello della riorganizz­azione del mare di Roma, partito nel 2015 con un altro sindaco, Ignazio Marino, con l’assessore alla Legalità Alfonso Sabella e con i primi accenni di battaglia al cosiddetto «lungomuro» lidense, la serie di ostacoli degli stabilimen­ti balneari che limitano l’accesso alle spiagge. Poi il M5S a Ostia ha proseguito il lavoro di verifica sul demanio marittimo dei prefetti che guidarono il X Municipio sciolto per mafia, tra revoche di permessi e primi sgomberi. Già sulle spiagge di Ponente sono stati contestati per illeciti gli storici chioschi che, come annunciato ieri, a gennaio saranno obiettivo dei prossimi abbattimen­ti: Spiaggetta, Happy Surf e Faber Beach. «Abbiamo analizzato tutte le concession­i, trovando situazioni diverse, dove ci sono abusi e morosità saranno avviate le procedure di decadenza» ha aggiunto la mini-sindaca grillina Giuliana Di Pillo. Si dovrà però decidere poi il futuro turistico: determinan­te per questo sarà il Pua, il piano utilizzo arenili da «approvare entro l’estate 2019» ha detto Raggi, provvedime­nto che deve ancora passare il vaglio della giunta e del consiglio capitolini. Per sostituire con servizi e accoglienz­a le ruspe e le macerie che oggi decorano le spiagge della Capitale, si lavorerà anche sul fronte erosione; decine gli stabilimen­ti e le spiagge divorati dalle mareggiate che minacciano ormai anche il lungomare: da gennaio, parola della sindaca, cabina di regia con la Regione.

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