Corriere della Sera (Roma)

Enrico Brignano al Palaeur per sei spettacoli

Enrico Brignano protagonis­ta al Palaeur per sei date con uno spettacolo sulla città «Affiorano scene di ordinaria follia, ma non uso l’invettiva»

- di Laura Martellini

Due auto si scontrano, mentre su ledwall scorrono le immagini a cartoon di una Roma in disfacimen­to: un autobus a fuoco, i cassonetti dell’immondizia traboccant­i, un albero abbattuto su un’auto parcheggia­ta, un cinghiale che beatamente attraversa la strada. Sono le prove, negli studi Lumina di Labaro, del nuovo spettacolo teatrale di Enrico Brignano Innamorato Perso, dal 28 dicembre al Palaeur (fino al 31, e si aggiungono due nuovi appuntamen­ti, il 4 e 5 gennaio; poi in tournée).

«Un atto d’amore per la mia città e per la mia famiglia - precisa l’attore — come lascia intendere il titolo. Non uso l’invettiva, ma

l’amore. Totale e spiazzante. Quasi rivoluzion­ario. La politica stretta resta fuori. Ad affiorare sono scene di ordinaria follia. La Capitale è scesa di diciotto punti per qualità della vita: quandocisi amo distratti? Da un’ amministra­zione all’altra è stata un’ escalation. Ho fatto ripulire a mie spese il giardinett­o sotto casa, perché Villa Pamphilj è piena di siringhe e la mia piccola Martina di due anni porta alla bocca qualsiasi cosa trovi. I marciapied­i a via Gregorio VII sono impercorri­bili. I cinghiali a Baldo degli Ubaldi neanche in tempo di guerra!». L’Italia vedrà: «Roma è adorata, è il nostro biglietto da visita. Il futuro lo immagino roseo a patto che ci rimbocchia­mo le maniche tutti, anche noi cittadini. Nello spettacolo affronto anche l’emergenza ambientale. Una posata di plastica viene usata per un minuto, ma resiste millenni».

Balletti hip hop simulano la battaglia metropolit­ana, in uno show a tutto tondo: settanta ballerini, attori, tecnici impegnati per oltre un anno; duecento costumi; duecento persone coinvolte ad ogni tappa. Nel capannone in zona Labaro, bikers si allenano a scavalcare gli ostacoli di una città impazzita. In due (sulla bici) come in Vacanze Romane, i nuovi Gregory «Specks» e Audrey Hepburn inalano smog invece di essere accarezzat­i dal Ponentino. E intercetta­no sorci, non scorci.

Innamorato Perso è anche un racconto intimo: lui bambino e ragazzo, gli incontri, la carriera, la vita familiare. In scena la bella moglie di Brignano, Flora. «È anche per i miei cari — sottolinea l’attore — che mi prendo a cuore questioni sociali e globali. Mostrerò immagini di un passato in cui era impossibil­e inoltrare via mail o whatsapp. Della mia infanzia ho quattro foto in tutto. Di mia figlia alcuni megabyte! È arrivata tardi, moltissimo desiderata. Con lei sperimento la difficoltà di raccontare favole. Non si può dire uomo nero, non si può dire lupo cattivo».

Un pensiero è per la mamma, «costretta a subire una tv piatta e ripetitiva. In mancanza di soldi, vengono proposti solo format sicuri, dai talent alle isole vip che spingono verso il basso. Ma che tristezza! I cafoni sullo schermo io non li voglio vedere. Salvo qualche pubblicità e le previsioni del tempo. Per il resto, la tv è un Saturno che si ciba dei propri figli». La tv che ama, invece? «Piero e Alberto Angela sono la giusta via: parlare di argomenti importanti con leggerezza, rendendoli comprensib­ili. Dovevo portare su Canale 5

E ricomincio da me. Poi ho girato il film di Alessandro Pondi, Tutta un’altra vita, e il progetto è slittato al 2019. La Rai non sta meglio di Mediaset, è concentrat­a sul festival di Sanremo. Però Baglioni ha dato la sua versione e mi è piaciuto. Se m’invitano, vado».

Degrado

I marciapied­i di via Gregorio VII sono diventati impercorri­bili. I cinghiali a Baldo degli Ubaldi neanche in tempo di guerra!

Visioni

Un autobus a fuoco, i cassonetti dell’immondizia traboccant­i, un albero abbattuto su un’auto parcheggia­ta

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy