Champions, la Roma non si rialza
Ko a Plzen nella sfida (inutile) contro il Viktoria: i giallorossi non vincono da un mese
Non si arresta il periodo nero della Roma, sconfitta ieri sera per 2-1 a Plzen dai cechi del Viktoria nell’ultima sfida della fase a gironi di Champions League (i giallorossi erano già qualificati agli ottavi di finale, lunedì prossimo il sorteggio a Nyon). Quella di ieri sera, tra l’altro, è la nona gara consecutiva in cui la Roma (che non vince da un mese) subisce gol. A segno l’attaccante turco Cengiz Under, nel finale del match è stato espulso il giovane Luca Pellegrini.
Una sconfitta - la terza nelle ultime cinque partite tra Champions e campionato (in cui sono arrivati anche due pareggi contro Inter e Cagliari), la settima stagionale - indolore ai fini della qualificazione, ma che non fa bene al morale della Roma.
Di Francesco cercava delle risposte, ma quelle che sono arrivate da Plzen non sono positive: la Roma ha perso, subito gol nelle ultime nove partite giocate e nelle ultime trenta trasferte di Champions League, ha finito in 10 uomini per l’espulsione di Luca Pellegrini. Una serata da incubo per tutti, compresi i tifosi che alla fine hanno contestato la squadra e durante la partita hanno esposto striscioni contro il presidente Pallotta.
«Queste partite - l’analisi del tecnico - servono anche per fare delle riflessioni: non ho avuto le risposte che volevo e farò delle valutazioni in base a quello che ho visto. Il risultato aveva meno peso, a me interessava la prestazione: ho visto le cose a metà ed è stata una delusione. Ora pensiamo alla gara con il Genoa, che sarà molto più importante. Per poter giocare alla Roma tutti devono dimostrare qualcosa, a partire dall’allenatore. Ci dobbiamo rimettere in discussione e tante valutazioni andranno fatte in sede di mercato. La pecca più grande? Non difendiamo con continuità e concediamo troppo agli avversari».
La sensazione è che ci siano dei destinatari ben precisi. A fare maggiore chiarezza è Manolas, ieri capitano, che dà il via al Far West: «Prendiamo gol che prendono solo squadre delle giovanili. Quelli subiti contro il Viktoria non sono da grande squadra: non si difende in quattro ma in undici. Dobbiamo avere coraggio, trovare serenità e personalità. Non è stata una brutta gara, ma gli avversari con due occasioni hanno fatto due gol e non è solo sfortuna: in questo momento non siamo all’altezza».
Un altro capitano, ieri partito dalla panchina, è Alessandro Florenzi: «Sappiamo che possiamo fare meglio, ma tutti danno il massimo. È arrivata una sconfitta che non volevamo, dovevamo dare un segnale per far vedere che ci teniamo alla maglia, in questo momento i risultati non ci sorridono. Tutta Trigoria deve andare nella stessa direzione, a partire da noi calciatori: non possiamo fare queste figure, siamo delusi e amareggiati e dobbiamo trovare una soluzione. Non conta il gioco, ma fare i risultati».