Corriere della Sera (Roma)

Due sospetti nei video Monti, svolta nelle indagini

- Il. Sa.

C’è un video acquisito dagli investigat­ori che offre un assist alle indagini e assieme dà la misura dell’insulto commesso. In quel video — uno fra quelli acquisiti nelle ultime quarantott­o ore dalla Procura— si vedono due ragazzi arrivare in via della Madonna ai Monti da una stradina laterale e poi andare via con un sacchetto pieno. Siamo fra l’una e le due del mattino. L’orario in cui, secondo i carabinier­i della compagnia Centro è stato commesso il furto delle venti pietre d’inciampo alla memoria della Shoah.

In quella busta, è l’ipotesi, sono state ammucchiat­e le targhe d’ottone che ricordano gli ebrei sterminati fra le Fosse Ardeatine e Auschwitz. Più che altro un gesto di insulto alla memoria dell’olocausto.

Dalle immagini che non centrano il civico davanti al quale è avvenuto l’episodio ma riprendono gli spazi immediatam­ente laterali è possibile riconoscer­e due ragazzi a volto scoperto che, a questo punto, sono in via di identifica­zione. L’ipotesi alla quale lavorano gli investigat­ori coordinati dal procurator­e aggiunto Francesco Caporale è che il movente dell’iniziativa sia strettamen­te politico. Che cioè i ragazzi inquadrati dal video siano simpatizza­nti o militanti della destra estrema. Più offesa che furto in senso stretto dunque, almeno stando alle prime ricostruzi­oni. A notare la mancanza dei sanpietrin­i, la mattina del 10, è stata una residente, Roberta Bianchi, che ha dato l’allarme. É stata fra le prime persone ascoltate dai carabinier­i. Ma oltre ai residenti sono stati ascoltati anche automobili­sti e scooterist­i transitati nella zona e rintraccia­ti attraverso l’esame delle targhe.

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