Caicedo, ancora lui: la Lazio piega l’Empoli e si gode il quarto posto
Roma in trasferta contro il Chievo, il tecnico difende il serbo contestato
Ci pensa ancora Caicedo: l’attaccante ecuadoriano segna su rigore (secondo gol consecutivo dopo quello a Frosinone) e all’Olimpico, nell’anticipo di ieri sera, regala alla Lazio un’altra vittoria preziosa contro l’Empoli. I biancocelesti salgono così momentaneamente al quarto posto da soli (38 punti), in attesa delle partite di Milan, Atalanta e Roma. Ma
Inzaghi rimane in ansia per gli infortuni di Milinkovic e dello stesso Caicedo che si aggiungono a quelli di Immobile e Luis Alberto. Stasera tocca proprio ai giallorossi rispondere: a Verona contro il Chievo (20.30) la Roma non può fallire.
Daniele De Rossi lo ha chiamato «Brate», cioè fratello, su Instagram. Eusebio Di Francesco lo ha difeso pubblicamente nella conferenza stampa di ieri, alla vigilia di Chievo-Roma.
Aleksandar Kolarov è grande, grosso ed esperto. Non saranno due scritte sotto casa a spaventarlo. Sono spuntate dopo il 7-1 subito in Coppa Italia a Firenze e la risposta pesante a un tifoso preveggente che chiedeva alla squadra di «svegliarsi» prima della partenza per la Toscana. Prima, durante e dopo RomaMilan è arrivato il resto dalla curva Sud.
Detto questo è molto importante che prima il capitano della squadra e poi l’allenatore abbiano fatto sentire la loro voce a «protezione» di un giocatore che veste la maglia giallorossa. Sia DDR che Di Francesco lo hanno fatto nel modo migliore: senza minimizzare il fatto e senza dare torto o ragione, ma chiedendo il supporto che i tifosi possono liberamente dare o non dare. Ma che, se danno, aiuta di sicuro.
«Può accadere, siamo tutti quanti uomini, si può anche sbagliare - sintetizza Di Francesco -. In questo momento e in questo posto, però, le cose si enfatizzano. Kolarov è il primo
❞ Abbiamo bisogno di tutti e lui ha sempre dato il massimo per questa maglia
a essere dispiaciuto. Non so esattamente che cosa sia accaduto, perché non ero presente, ma posso solo dirvi che Alex, al di là che sia difeso da De Rossi e dai compagni, ha sempre mostrato attaccamento alla maglia. Ha giocato un mese e mezzo con un piede fratturato, non camminava dopo le partite e usciva da Trigoria in ciabatte perché non poteva mettere le scarpe. Si è sempre messo a disposizione del mister, dei compagni, ma principalmente della Roma. Poi accadono delle cose, dove si può anche chiedere scusa. Spesso capita anche a me che qualcuno si rivolga senza portare rispetto, io faccio finta di non sentire e vado da un’altra parte. Però, a volte, bisogna mettersi nei panni delle persone e capire quando si reagisce. Lui è molto importante per la Roma, abbiamo bisogno di lui e vi assicuro che ha sempre dato il massimo in tutto quello che ha fatto». Come dice l’allenatore: la Roma ha bisogno di tutti.
A Verona (stasera alle 20.30, diretta tv su Sky) toccherà ancora a Karsdorp e Schick sulla fascia destra, che si sono guadagnati la conferma con la buona prestazione contro il Milan: «Rick ha avuto maggiore continuità in fase difensiva, Patrik ha messo dentro quella cattiveria che deve far parte di ogni calciatore».
Squalificato Pellegrini, risparmiato De Rossi per la Champions (martedì sera contro il Porto): a centrocampo toccherà ancora a Nzonzi e Cristante, che rientrano dalla squalifica. Più Zaniolo, naturalmente: «È libero a livello mentale, voglio sfruttare questa sua gioventù e la voglia di essere aggressivo e voglioso. Per riposare c’è tempo».
❞ Zaniolo è libero di testa e voglio sfruttarlo. Avrà tempo per riposare