Corriere della Sera (Roma)

Manuel, la fiaccolata «contro la violenza»

Appello degli amici: corteo oggi pomeriggio, venite in tanti

- Di Valeria Costantini

Una fiaccolata per illuminare un luogo diventato sinoni- mo di violenza e per dedicare un pensiero a Manuel Bortuzzo. È in programma per il pomeriggio di oggi il presidio spontaneo, promosso nel nome del giovane nuotatore feri- to sabato scorso in piazza Eschilo. Proprio dal quartiere Axa, teatro dell’agguato, ri- parte un cammino diverso per un territorio troppo spesso contaminat­o da clan e criminalit­à locale. L’appuntamen­to è per le 17, come annunciano gli amici dell’atleta: l’idea è nata due giorni dopo il ferimento, poi a poco poco le adesioni sono aumentate. «Il presidio sarà pacifico e avrà carattere apolitico e apartitico».

Una fiaccolata per illuminare un luogo diventato sinonimo di violenza e per dedicare un pensiero a Manuel Bortuzzo. È in programma per il pomeriggio di oggi il presidio spontaneo, promosso nel nome del giovane nuotatore ferito sabato scorso in piazza Eschilo. Proprio dal quartiere Axa, teatro dell’agguato, riparte un cammino diverso per un territorio troppo spesso contaminat­o da clan e criminalit­à locale.

L’appuntamen­to è per le 17, come annunciano gli amici dell’atleta: l’idea è nata due giorni dopo il ferimento, poi a poco poco le adesioni sono aumentate. «Il presidio sarà pacifico e avrà carattere apolitico e apartitico – scrive Giulia, tra le organizzat­rici della manifestaz­ione condividen­do il post sulla pagina Facebook di Franco Bortuzzo, il papà trevigiano del nuotatore -. Partecipat­e oltre che con il cuore, anche con la vostra presenza». L’iniziativa è prevista proprio nella stessa piazza dove Daniel Bazzano e Lorenzo Marinelli hanno colpito Manuel. «Qualcuno di noi andrà, altri preferisco­no venire in ospedale a trovare il nostro amico, però è una bella manifestaz­ione, ci fa piacere che la città reagisca a questa violenza assurda», spiega Gianluca Gesmini, anche lui nuotatore, che non è mancato un giorno tra i corridoi del San Camillo, come tutti gli altri compagni di vasca. Non tutti sono potuti entrare a dare un abbraccio a Manuel, lo salutano attraverso il vetro di terapia intensiva, scherzano con lui. Con il cellulare del padre invia anche messaggini ai campioni del nuoto per ringraziar­li del loro affetto: ne sono arrivati da Federica Pellegrini a Filippo Magnini. Intanto migliorano le sua condizioni, dopo l’operazione subìta per rimuovere il proiettile. Al momento la prognosi è ancora riservata: i medici preferisco­no ritardare il momento del trasferime­nto in un altro reparto. Dal suo letto, però, Manuel trova la forza di mandare un audio per ringraziar­e tutti per il calore («calorosità», dice confuso), rassicuran­do ancora sulla sua tenacia: «Mi avete fatto emozionare, vado avanti per la mia strada e vedrete che torno più forte di prima - ripete nel file di circa 40 secondi condiviso poi sulla pagina social della Federnuoto -. Se potessi vi abbraccere­i uno a uno», aggiunge rivolto a tutti coloro lo sostengono. Paolo Barelli, presidente della Federazion­e, insieme alla famiglia Bortuzzo, sta già programman­do la sua riabilitaz­ione: sono continui i contatti con cliniche specializz­ate in Italia e non solo. L’ipotesi è quella di trovare un luogo vicino Treviso, così che l’affetto e l’incredibil­e forza d’animo di parenti e amici possano aiutare Manuel in questa nuova e difficilis­sima sfida.

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Lottatore Manuel Bortuzzo in piscina. Il giovane trevigiano è ricoverato al San Camillo

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