Corriere della Sera (Roma)

Tris facile, i gialloross­i passeggian­o sul Chievo e agganciano la Lazio

Il tecnico e l’«inchino» di Kolarov ai tifosi dopo il gol: «Ha voluto chiedere scusa»

- Gianluca Piacentini

La Roma batte il Chievo a Verona per 3-0 e risponde alla Lazio, raggiungen­dola al quarto posto in classifica (38 punti), in attesa dei risultati di Milan e Atalanta. Senza problemi il successo dei gialloross­i, a segno nel primo tempo con El Shaarawy e Dzeko e con Kolarov all’inizio della ripresa.

Una prestazion­e maiuscola, coronata con un gran gol, il quinto in campionato (tutti in trasferta), il decimo in stagione, il numero 83 con la maglia della Roma. Edin Dzeko, ieri sera ancora una volta capitano, è la notizia più bella nella vittoria gialloross­a a Verona.

«Contro il Chievo - le sue parole - abbiamo fatto il nostro dovere, anche se non è mai facile vincere in serie A. Dopo Firenze abbiamo reagito, col Milan avevamo già dimostrato che siamo forti e possiamo essere compatti, è difficile per noi vivere serate tranquille, nel primo tempo abbiamo avuto dei passaggi a vuoto. Anche noi siamo scontenti per quello che è successo a Firenze, ma i tifosi sono il nostro dodicesimo uomo, abbiamo bisogno di loro e spero che già col Porto tornino tutti allo stadio perché c’è bisogno di tutti».

Quelli presenti ieri a Verona hanno continuato ad insultare Kolarov, anche dopo il gol (il sesto in campionato, il settimo in stagione) del terzino serbo, che ha reagito con un inchino polemico, anche se Di Francesco a fine partita ha minimizzat­o l’accaduto. «Credo che Kolarov - le parole del tecnico - abbia voluto chiedere scusa ai tifosi, io ribadisco la sua profession­alità, ha giocato un mese con un piede rotto quando la squadra aveva bisogno. Ci ho parlato in settimana, i fischi non fanno piacere ma lui dà sempre il massimo, tutti possono sbagliare, ma sta rispondend­o sul campo: su di lui non c’è discussion­e né come uomo né come calciatore».

Il dato positivo della gara è che la Roma non ha subito gol ed è riuscita a gestire il vantaggio senza troppe difficoltà. «Durante una partita si possono lasciare anche venti minuti alla squadra avversaria, si può anche soffrire. Noi siamo partiti bene, abbiamo avuto un po’ di calo nella fase centrale del primo tempo, nel secondo l’abbiamo chiusa. Potevamo fare qualche gol in più, ma ce li siamo tenuti per la gara col Porto».

Con la rete che ha aperto la gara, sono saliti a 8 i gol di El Shaarawy in campionato, tre nelle ultime quattro partite, sette in carriera al Chievo, la sua squadra portafortu­na. «Stephan deve essere l’arma in più e arrivare in doppia cifra, gli attaccanti hanno bisogno di gol».

In vista della gara di martedì col Porto, da verificare le condizioni di Patrik Schick, che ieri è uscito dal campo per un fastidio al flessore. Manolas, assente a Verona perché alle prese con la pubalgia, dovrebbe essere a disposizio­ne mentre preoccupan­o le condizioni di Olsen, la cui presenza è a rischio. Nessuna possibilit­à di convocazio­ne, infine, per Cengiz Under.

❞ Edin Dzeko

Dopo la batosta di Firenze abbiamo saputo reagire, contro il Chievo fatto il nostro dovere

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Prodezza Stephan El Shaarawy, 26 anni, realizza il primo gol

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