Colombari, Magalli e Puccini a favore dei bambini poveri
A Villa Wolkonsky party dedicato al rugby
L’ambasciatore Jill Morris con alcuni componenti del coro
A Villa Wolkonsky la musica ha un ruolo strategico, con le note si armonizzano tutti i parterre invitati nell’attivissima residenza diplomatica a due passi dalla basilica di San Giovanni in Laterano. Danze scozzesi, Christmas carols, concerti di contemporary music mettono d’accordo dagli ambasciatori di Svezia e Malesia al direttore della Keats-Shelley House di piazza di Spagna, Giuseppe Albano. È ancora con le melodie, e soprattutto con le voci (oltre 70 in totale), del London Welsh Rugby Club Choir e del Sirenian Singers Choir, che ieri pomeriggio l’ambasciatore britannico Jill Morris ha dato il suo caloroso benvenuto ai duecento ospiti del ricevimento dedicato allo sport di matrice anglosassone, tempio del fair play e dell’agonismo, in occasione della tappa romana del torneo Sei Nazioni. In un clima da «terzo tempo», nell’attesa dell’incontro Italia-Galles di oggi pomeriggio all’Olimpico, è stato accolto Dennis Gethin, presidente del Welsh Rugby Union accompagnato da 40 membri dell’associazione. Tra gli invitati, anche il vice presidente Fir Antonino Saccà, i veterani Claudio Tinari e Alberto Magni (Unione Rugby Capitolina), e Sir Patrick Rata, ambasciatore della Nuova Zelanda (la patria degli All Blacks).
Da New York a Dubai praticamente non esiste ristorante italiano nel mondo che non abbia in menù le «fettuccine Alfredo», specialità tutta romana incredibilmente più famosa all’estero che in patria. Eppure solo in città si può gustare la ricetta originale (invariata dal 1908) lanciata da Alfredo Di Lelio nei suoi due ristoranti: lo storico «Alfredo alla Scrofa» (aperto agli inizi del ‘900 ma ceduto negli anni Quaranta), oggi gestito nel segno della tradizione da Mario Mozzetti e Veronica Salvatori, e il «Vero Alfredo» in piazza Augusto Imperatore dove la famiglia Di Lelio porta avanti l’arte delle «bionde» al doppio burro e parmigiano. Per entrambi il «Fettuccine Alfredo Day» è stata l’occasione di far festa. Stile Dolce vita, tra Vespe d’epoca e il concerto di Giandomenico Anellino, per gli ospiti di Ines Di Lelio e Chiara Cuomo (nipote e pronipote di Alfredo): Giancarlo Magalli, Tony Esposito, Pino Wilson, Giovanni De Carolis e Roberta Beta. Mentre nel locale di via della Scrofa protagonista una cena di beneficienza a favore della onlus «Every child is my child» con Max Bruno, Andrea Bosca, Martina Colombari, Paola Cortellesi, Edoardo Leo e Vittoria Puccini. «Le fettuccine nascono come gesto d’amore, Alfredo le inventò per la moglie debilitata dal parto – racconta Mozzetti -. Quindi abbiamo voluto onorarlo anche noi con una buona causa». (foto Panegrossi/LaPresse) Da sin. Max Bruno, Andrea Bosca, Vittoria Puccini, Martina Colombari, Mario Mozzetti (gestore del locale di via della Scrofa) , Max Mariola
Invito con artista, tra volumi in edizione speciale e realtà virtuale: a casa di Ines Musumeci Greco, consolidato crocevia dell’arte in piazza dell’Orologio, proseguono gli incontri con i protagonisti del contemporaneo. E questa volta tocca a Flavio Favelli con il suo progetto «Serie Imperiale». La porta è sempre aperta a collezionisti e addetti ai lavori: ecco Monique Veaute, presidente della Fondazione RomaEuropa, Flaminia Cerasi, Elvira Rebecchini, Luca Danese e Fabrizia Scardamaglia, Valentina Ciarallo. Arrivano gli artisti Sissi e Giuseppe Pietroniro, Alberto Dambruoso, il regista Graziano Diana con la moglie Mercede, Carolina Italiano del Mibac e il critico Raffaele Gavarro. Tutti invitati ad indossare il visore per entrare nella memoria delle installazioni di Favelli allestite nel 2018 per la Casa del Popolo e la ex miniCoop di Bazzano. (Ro. Petr.)