NON È UNA CITTÀ PER MAMME
Un sondaggio online effettuato dal Forum delle Associazioni familiari del Lazio conferma quanto sia difficile essere mamma a Roma. Le mille donne che hanno risposto al questionario affermano di passare due ore al giorno del loro tempo in auto per accompagnare i figli a scuola e ad altre attività. A questo aggiungono un’altra ora per raggiungere e tornare dall’ufficio. Non solo. Lavorano per necessità, dice la metà di loro, per contribuire all’economia domestica. In altre parole, preferirebbero fare le mamme a tempo pieno. E non potrebbero esserlo neppure part time se non esistessero le figure tuttora centrali dell’impianto familiare, come evidenzia la ricerca del Forum. I nonni, necessari per sostituire i genitori quando sono assenti. Per fortuna in 7 casi su 10 c’ é l’aiuto di «mariti collaborativi». Invece la città non collabora. Mancano spazi verdi, servizi di supporto per la famiglia e tutto ciò che servirebbe a sollevare le mamme dalle incombenze quotidiane, a renderle meno affannate e probabilmente più pazienti in casa. Non bisogna sorprendersi se nascono sempre meno bambini, 9mila circa nel 2018 rispetto all’anno precedente secondo l’Istat. Il fenomeno si acutizza nelle grandi metropoli dove la vita è complicata, dove anche la commissione più banale diventa difficile. Per progettare la maternità c’ é bisogno anche di un ambiente cittadino accogliente. E Roma non lo é.