Politici, scrittori, attori: tutti affascinati dalla Cascianelli
Giorgio De Finis e Paola Romoli Venturi
Poche decine di metri dividono la Biblioteca Angelica dall’Antica libreria Cascianelli, ora ancora più vicine nella mappa dei «luoghi unici e ineguagliabili, legati culturalmente ed esteticamente» a uno dei brand più desiderati. Alessandro Michele, direttore artistico di Gucci, ha scoperto a largo Febo (piazza Navona) una stanza delle meraviglie dove attingere oggetti e ispirazioni, al punto da includerla nella lista (web e app) dei Gucci places dove sono presenti indirizzi speciali, come la tenuta inglese di Chatsworth, il Giardino di Boboli di Firenze e il Daelim Museum di Seoul. Partono da questo scrigno romano di rarità e memorabilia pubblicazioni originali dirette periodicamente al «Garden» di Firenze, e proprio tra gli scaffali della sartoria ecclesiastica del 1800, diventata libreria giuridica nell’orbita di Sant’Ivo alla Sapienza, è stato allestito il set per un servizio fotografico della maison. La lista dei frequentatori di questo spazio affascinante è lunga e variegata, va da Spadolini, Andreotti, Hugo Pratt, Sciascia, Piero Angela a Kentridge, Keanu Reeves, Mel Gibson. «Siamo trasversali e ‘confidenziali, immersi nell’antico e con un piede nel contemporaneo», commenta Valentina La Rocca, decoratrice teatrale, che cura la libreria, un luogo misterioso e romantico, insieme a Claudio Cascianelli e agli antiquari e bibliofili Alessandro Lancia e Alfio Mazza. Il mobilio della libreria risale al XIX secolo (foto Lannutti/LaPresse)