Corriere della Sera (Roma)

La triplice oggi dalla sindaca: rimedi o sciopero

Sindacati da Raggi, Quintarell­i: Lemmetti? Mai visto in 6 mesi

- Pelati

All’incontro in Campidogli­o con le delegazion­i dei sindacati di Ama, Silvano Quintarell­i di Fiadel promette battaglia: «Se non usciamo con un documento di accordo condiviso, iniziano le manifestaz­ioni. Se non approvano il bilancio il rischio di uno sciopero è concreto». Accusa il Comune, il sindacalis­ta: «Lo scorso dicembre ci avevano garantito che il problema del bilancio era risolto, a dirlo era stata la stessa sindaca Raggi. Dopo non so cosa sia successo. Noi sapevamo che il nodo era quello dei 18 milioni dei crediti cimiterial­i, che i dirigenti di Ama hanno spostato in un’altra voce, liberando così il Comune dal suo debito. Siamo noi a voler capire».

All’incontro in Campidogli­o con le delegazion­i dei sindacati di Ama, Silvano Quintarell­i di Fiadel promette battaglia: «Se non usciamo con un documento di accordo condiviso, iniziano le manifestaz­ioni».

Ci sarà sciopero?

«Se non approvano il bilancio il rischio c’è».

Ma il Campidogli­o venerdì ha chiesto un bilancio nuovo ai dirigenti di Ama.

«Lo scorso dicembre ci avevano garantito che il problema del bilancio era risolto, a dirlo era stata la stessa sindaca Raggi».

Cosa è successo dopo?

«É quello che vogliamo sapere oggi, perché quel bilancio non è più valido? Noi sapevamo che il nodo era quello dei 18 milioni dei crediti cimiterial­i, che i dirigenti di Ama hanno spostato in un’altra voce, liberando così il Comune dal suo debito. Siamo noi a voler sapere oggi perché quel bilancio non è più corretto».

La richiesta del Comune ora è quella di mettere più di cento milioni in rosso.

«Il socio di maggioranz­a è il Campidogli­o e dovrebbe ricapitali­zzare Ama per rendere solida l’azienda e tranquilli­zzare i lavoratori».

Ma il Campidogli­o non ha riconosciu­to suoi neanche i crediti pregressi dei 18 milioni dei servizi cimiterial­i.

«L’alternativ­a è quella di portare i libri in tribunale».

Cioè il fallimento?

«Noi chiediamo il rilancio dell’azienda e vorremo parlare con l’assessore Lemmetti che non abbiamo mai visto in questi mesi di vertenza».

Quanti?

«Sono sei mesi che il Campidogli­o tiene i lavoratori sul filo del rasoio, il socio deve chiarire cosa vuole fare, ma deve dire anche ai cittadini romani qual è il problema sul bilancio. Chi sta guidando la città si definisce il partito della trasparenz­a».

L’assessore Lemmetti l’altro ieri ha dichiarato che Ama non è a rischio.

«Se il bilancio del 2017 dovrà chiudere in rosso e anche quello del 2018, noi vogliamo sapere chi mette i soldi e quando».

E se oggi non ci saranno queste rassicuraz­ioni?

«Iniziamo lo stato di agitazione dalle assemblee e poi si va allo sciopero».

Se l’azienda va in deficit si potranno fare assunzioni?

«Noi chiediamo che venga rispettata la delibera 58 che prevede il turnover dei pensionati con nuovi assunti, sono più di 400, ma con i conti in rosso sarà difficile».

Sono a rischio anche gli stipendi dei lavoratori già assunti?

«Un’azienda con il bilancio in rosso mette a rischio tutti, dipendenti, fornitori e crediti bancari. Sono migliaia i lavoratori a rischio».

C’è poi la delibera 52 che prevede la privatizza­zione dello spazzament­o in caso di crisi aziendale.

«È il secondo punto sul quale vogliamo discutere oggi, per noi il servizio deve rimanere pubblico, quella delibera va modificata».

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 ??  ?? ScontroNel­la foto grande l’ad di Ama, Lorenzo Bagnacani, in Campidogli­o. Qui accanto, invece, i rifiuti fuori dai cassonetti in via Claudio Monteverdi, ai Parioli: la città è sporca. Sotto, una foto d’archivio di una protesta in Comune
ScontroNel­la foto grande l’ad di Ama, Lorenzo Bagnacani, in Campidogli­o. Qui accanto, invece, i rifiuti fuori dai cassonetti in via Claudio Monteverdi, ai Parioli: la città è sporca. Sotto, una foto d’archivio di una protesta in Comune

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