Bimbo travolto e ucciso, pm: auto oltre i limiti
Chiusa l’indagine, accusa di omicidio stradale. La tragedia sulla Colombo
Dopo cinque mesi d’indagine la procura ha chiuso l’inchiesta con l’accusa di omicidio colposo stradale nei confronti di Andrea Calvano, l’automobilista che ha investito e ucciso un bambino di 11 anni. Un impatto mortale avvenuto in via Cristoforo Colombo la sera del 2 settembre del 2018. A perdere la vita nella disgrazia Claudio Emanuel Stoian, romeno. La causa dell’incidente, secondo il pm Carlo Villani, è stata la velocità sostenuta tenuta dall’indagato, 22 anni: settanta chilometri all’ora, come ha stabilito il consulente della procura, quindi venti chilometri all’ora in più rispetto a quando previsto in quel tratto di strada. Subito dopo aver colpito il bambino, Calvano - che ora rischia di finire sotto processo si era fermato, prestando soccorso e chiamando l’ambulanza, arrivata sul posto in pochi minuti. Per lo choc il giovane si era sentito male, mentre il bambino, al l termine di un calvario durato due giorni al Bambino Gesù, era spirato per la gravità delle lesioni riportate. Gli esami effettuati nell’immediatezza della tragedia hanno escluso che l’indagato fosse alla guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti. Condizioni che hanno convinto il pm a contestare a Calvano l’ipotesi di omicidio stradale semplice. Chiara la dinamica dell’impatto dalla ricostruzione operata dalla procura con l’ausilio della polizia locale dei gruppi Tintoretto e IX Eur.
Sono circa le undici di sera. Calvano è alla guida della sua Ford Fiesta in via Cristoforo Colombo, all’altezza di viale Europa, dove è collocato il palo Acea numero 476. Va in direzione del laghetto dell’Eur. Sebbene in quel punto la strada non è ben illuminata, Calvano corre e così quando si vede spuntare dal nulla tre persone perde il controllo dell’auto. Ad attraversare la strada da destra verso sinistra sono un signore e i suoi due figli, che s’immettono su via Cristoforo Colombo in un punto in cui non ci sono le strisce pedonali. Il bambino più piccolo è più indietro rispetto al padre e al fratello, e Calvano non riesce a evitarlo. Il 22enne chiama i soccorsi ma, quando capisce la gravità della situazione e sente il peso della colpa per essere stato responsabile dell’incidente, sviene.
La tragedia conferma le statistiche, pubblicate lo scorso ottobre dalla polizia locale, che attestano come il 40% delle vittime di incidenti stradali sono pedoni. Sinistri che avvengono nella maggior parte dei casi quando cala la luce oppure quando c’è una cattiva illuminazione. Spesso però anche i pedoni, sempre stando alle statistiche, si mettono in condizioni di pericolo attraversando la strada dove non ci sono le strisce pedonali: il 54% delle vittime è stato investito e ucciso lontano dagli attraversamenti. Come è successo a Claudio Emanuel Stoian.