Corriere della Sera (Roma)

Ultrà scatenati a Monti Caccia al branco ripreso dai residenti

La Digos indaga sui tifosi della Lazio coinvolti nella rissa con quelli del Siviglia L’ipotesi di un confronto organizzat­o da tempo dopo i tafferugli dell’estate scorsa

- di Rinaldo Frignani

In tre li hanno trattenuti una nottata intera in ospedale. Altri due li hanno invece medicati in strada, a largo Corrado Ricci, sotto gli occhi di turisti ancora impauriti per quello che era accaduto poco prima e che in un primo momento aveva fatto addirittur­a pensare a qualcosa di peggio, con persone incappucci­ate armate di coltello che si aggiravano sul marciapied­e. E comunque quello che è successo mercoledì notte al rione Monti è stato drammatico: cinque feriti alla vigilia di Lazio-Siviglia giocata ieri sera, un intero quartiere teatro di regolament­i di conti, inseguimen­ti nei vicoli, accoltella­menti, con feriti coperti di sangue che si sono rifugiati in pub e ristoranti per no rimanere vittime della furia ultrà.

Violenza cieca sulla quale ora indaga la Digos che sta preparando una relazione da inviare in procura e ha intanto acquisito i numerosi filmati della videosorve­glianza e girati con gli smartphone da alcuni residenti (qualcuno li ha anche postati sui social) fra via dei Serpenti, via Leonina e via Cavour, anche nei pressi dello Shamrock Pub, in via del Colosseo (lo stesso assalito nell’ottobre 2017 da ultrà romanisti a caccia di quelli del Chelsea), davanti al quale nella serata di mercoledì si sono affrontati due gruppi di ultrà, da una parte quelli del Siviglia, dall’altra i laziali, forse dopo una lite scoppiata all’interno del locale. Lì alcuni giovani stavano infatti assistendo in tv ad Ajax-Real Madrid di Champions League, con i tifosi dei blancos tradiziona­lmente rivali degli andalusi, anche sotto l’aspetto del credo politico.

Il sospetto è che si sia trattato di un confronto organizzat­o in precedenza, forse dopo contatti sulla Rete. Chi indaga ha accertato che gli ultrà biancocele­sti si sono presentati con passamonta­gna, guanti e bastoni. Così è scattata la caccia allo spagnolo che ha portato all’accoltella­mento di Sanchez Jimenez e Alejandro Diaz Guerra, 23 e 25 anni, insieme con un turista americano che si trovava a passare per caso, Chris Chmielewsk­i, di 67. Sono finiti al Santo Spirito e all’Umberto I. Alcuni tifosi spagnoli sono stati sentiti dalla polizia.

Antifascis­ti, quelli del Siviglia appartenev­ano in particolar­e ai Biris Norte e al Gol Norte, gruppi che nell’estate scorsa avevano criticato il volantino comparso nella Curva Nord della Lazio con la quale veniva vietata la presenza delle donne nella parte di settore del tifo più caldo. Per tutta risposta qualche giornata più tardi nella curva del Siviglia proprio le donne erano state messe in prima fila. Non si esclude che anche questo episodio - oltre al fatto che gli ultrà della Lazio e quelli del Real sono gemellati - potrebbe aver fatto scattare la rappresagl­ia nei confronti degli ultrà ospiti, presi di mira - sempre secondo la polizia nel corso di un agguato nei vicoli di Monti, come sembra confermato dai video. Per il momento però non ci sono denunce, ma le indagini vanno avanti. Mentre ieri pomeriggio a creare qualche problema sono stati i tifosi ospiti durante il trasferime­nto in autobus scortati da Villa Borghese allo stadio Olimpico: alcuni di loro hanno forzato le botole dei mezzi Atac per salire sui tettucci durante la marcia.

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(Fabiano/ LaPresse) Serata di terroreLe macchie di sangue nel punto in cui i tifosi spagnoli sono stati accoltella­ti

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