Corriere della Sera (Roma)

Commercian­ti e cittadini: «Abbiamo paura, tante risse»

Roberto Pascale abita in zona: con la movida tappeti di vetri rotti

- Di Claudio Rinaldi

«Ormai qui c’è una rissa ogni tre giorni. Non è possibile». Pamela lavora da soli due mesi in uno dei bar di via Leonina, rione Monti, ma nonostante il poco tempo passato nello storico quartiere del centro di Roma, è riuscita già a farsi un’idea chiara di come la situazione stia degenerand­o. «Litigate che finiscono male sono sempre più frequenti, ma mai avrei immaginato che si arrivasse a tanto».

Mercoledì sera, infatti, intorno alle 21:30, si è oltrepassa­to ogni limite. Un gruppo di ragazzi, probabilme­nte ultras della Lazio, incappucci­ati e armati di mazze, bastoni e manganelli, ha aggredito alcuni tifosi spagnoli (alla vigilia di Lazio-Siviglia che si è giocata ieri sera). L’aggression­e, filmata dall’alto con i telefoni cellulari da alcuni residenti, è sembrata una spedizione punitiva organizzat­a, non un incontro casuale tra supporter di opposte fazioni.

In poco tempo gli assalitori si sono dileguati prima che arrivasser­o le forze dell’ordine, mentre cinque persone sono rimaste ferite. Uno di questi, un ragazzo spagnolo, si è rifugiato proprio nel bar di Pamela: «Ho sentito un rumore assordante e poi ho visto tanta gente fuggire. Ho cercato immediatam­ente di chiudere le saracinesc­he, ma uno dei feriti si è infilato all’interno. Perdeva sangue da una gamba, allora ho chiamato subito l’ambulanza». La giovane barista dunque per paura ha pensato di rintanarsi nel locale, ma non è l’unica ad aver reagito così. Anche i gestori della pizzeria al taglio «Hamir» e il proprietar­io del minimarket bengalese hanno fatto lo stesso. «Ho visto un fiume di persone scappare – racconta il commercian­te straniero, in Italia da cinque anni - e mi sono spaventato. Mi sono chiuso dentro, con me c’erano anche due clienti. Non ho mai visto nulla del genere».

Un blitz così rappresent­a infatti un fatto eccezional­e per il rione, ma ora Pamela ammette di non stare tranquilla: «La sera ci vogliono maggiori controlli, non possiamo avere timore di venire qui». Chiara, una sua collega, non era in servizio nel bar durante la maxi rissa, ma ora il pensiero di dover coprire il turno notturno, le fa quasi venir voglia di cambiare lavoro. «Siamo nel centro di Roma, è assurdo avere paura, ma purtroppo è proprio così. Sto pensando di cercare qualcos’altro da fare».

Il rione Monti si trasforma di notte soprattutt­o nel weekend. Così accade che a causa del gran numero di giovani che affollano la zona e dell’eccesso di alcol, siano frequenti mini risse. Un fenomeno che, secondo il signor Roberto Pascale, «monticiano» di piazza della Suburra dall’81, accomuna la zona ad altri quartieri del centro della Capitale. «Quando vedi centinaia di bottiglie di birra lasciate in strada, non ti puoi poi sorprender­e se a volte succedono dei casini. Il degrado notturno comunque è anche responsabi­lità del Comune». Il signor Pascale con il suo cellulare ha più volte fotografat­o lo stato di abbandono

La barista Chiara «Assurdo che capitino cose del genere in centro. Sto pensando di cambiare lavoro»

della «piazzetta» della Madonna dei Monti all’alba, dopo un sabato notte di movida. Il risultato è un tappeto di bottiglie e di vetri rotti. «Servirebbe maggiore attenzione da parte dell’amministra­zione - osserva -. Anche perché è un peccato che uno degli angoli più belli di questa città, sia ridotto troppo spesso in questo stato». «Speriamo che l’aggression­e degli ultras - aggiunge Pascale - richiami l’attenzione del Comune e delle forze dell’ordine».

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Sabato notte, le bottiglie lasciate nella piazzetta di Monti.La foto è stata scattata da un residente esasperato

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