CRISTOFORO COLOMBO A COLORI QUANTI DUBBI SU QUEI CICLAMINI
Caro Conti, vorrei raccontare ai lettori una storia assurda. Mentre a Roma cadono alberi secolari nell’incuria più totale con gravi rischi alla popolazione, sulla via Cristoforo Colombo, per la seconda volta in pochi mesi, squadre di giardinieri piantano inutili ciclamini su chilometri di spartitraffico, oltretutto con non pochi disagi alla circolazione di un’arteria così frequentata. Come se non bastasse i ciclamini sono piante stagionali, destinate a vivere poche settimane. Vorrei chiedere a chi di dovere quali siano le priorità del Servizio Giardini della Capitale, ammesso che esista ancora. Alfredo Garofalo
Il piano dell’amministrazione capitolina prevede, su cinque chilometri della Cristoforo Colombo, la messa a dimora di 15.500 piante tra ciclamini, rosmarini, festuche e lantane più un impianto di irrigazione. Tra poco i ciclamini saranno sostituiti da begonie e surfinie. C’è da sperare che le promesse vengano mantenute. Gli oleandri sono stati tolti: l’assenza di manutenzione li aveva trasformati in autentici pericoli. Viste queste premesse, verrebbe da temere il peggio: ciclamini lasciati lì per sempre. Domanda: ma non era meglio ricorrere a essenze perenni? Le dimissioni di Pinuccia Montanari non aiuteranno a capire. pconti@corriere.it