Il folk d’Irlanda e la furia punk con i Modena City Ramblers
Giovedì al Monk la band festeggia il ventennale dell’album «Raccolti»
Sono i portabandiera del combat folk. Musica che racconta storie importanti. Con quell’impegno che li ha resi uno dei punti fermi della scena indipendente italiana. I Modena City Ramblers hanno scritto una nuova ballad che l’8 marzo sarà inclusa in Riaccolti. Album live omaggio al ventennale del loro Raccolti (1998).
Nel frattempo i Ramblers tornano alla dimensione accogliente dei club. «Riaccolti» da tanti locali frequentati in passato («molti dei quali purtroppo hanno chiuso» ha sottolineato il bassista del gruppo Massimo Ice Ghiacci), ma accolti anche sui palchi di nuovi club. I Ramblers porteranno in giro fino a primavera un nuovo live set che pesca tra i tanti cavalli di battaglia di 25 anni di storia e che giovedì farà tappa al Monk (ore 21.30, via G. Mirri 35, tel. 06.64850987).
«Sono passati 20 anni da Raccolti - ha raccontato Ghiacci - un disco totalmente acustiman
co registrato in un pub irlandese. Avevamo voglia di ricreare quel suono. Che poi è essenzialmente quello da cui siamo partiti quando nei primi anni Novanta cominciammo a suonare in giro con un repertorio di traditional irlandesi». Così sono tornati al sound dei primordi. Figlio del folk irlandese e della cattiveria punk dei Pogues. «Sarà un best of di 12 canzoni - ha anticipato il front- Davide Dudu Morandi – comprensivo di alcuni tra i pezzi più importanti scritti dopo il 1998. Parlo di I cento passi, Ebano e Mia dolce rivoluzionaria». Non ci sarà però Bella ciao. Un loro grande classico. «Perché l’ennesima versione di Bella ciao secondo noi non avrebbe senso - ha spiegato Dudu Morandi - Bella ciao è eterna. Non c’è bisogno di inserirla di nuovo in un nostro album». Mentre il disco è totalmente acustico e senza basso, nei concerti non mancheranno sia il basso che la batteria.
Oltre a Dudu Morandi e Ghiacci, gli altri membri del gruppo che saliranno sul palco del Monk sono Franco D’Aniello, flauto e tromba; Francesco Fry Moneti, violino, chitarra e plettri vari; Leonardo Sgavetti, fisarmonica e tastiere; Gianluca Spirito, chitarra e plettri; Roberto Zeno, batteria e percussioni.
Best of
Si intitolerà «Riaccolti» e uscirà l’8 marzo: una raccolta di 12 canzoni composte dopo il 1998