Idea M5S: per Raggi posto tra i ministri
Lo status della Capitale. «Far partecipare il sindaco ai Consigli». Il Pd è contrario
La sindaca con un posto in prima fila a Palazzo Chigi nella trattativa sui poteri speciali per Roma, piattaforma a metà tra politica ed economia aperta anche ai «contributi dal basso». L’idea di Raggi inviata speciale in Consiglio dei ministri, non una tantum ma con una presenza stabile al tavolo sulla riforma istituzionale, porta la firma di Antonio De Santis. L’assessore al Personale, che i bene informati descrivono come sempre più influente al punto di aspirare a un futuro da parlamentare, lo ha scritto ieri su Facebook: «Abbiamo elaborato alcune iniziative da avviare subito per far partecipare il sindaco al Cdm». Riecco la formula della triangolazione impresegoverno-cittadini, l’incunabolo era stata «Fabbrica Roma» mai decollata per gli attriti con l’ex governo dem, che adesso viene rilanciata con Raggi protagonista. La strategia è in linea con le ultime mosse, dal rimpasto in Giunta alla rottura con il Cda di Ama, che vedono il baricentro sempre più spostato verso l’ala ortodossa del M5S e la cerchia dei collaboratori più fidati. E però, dal Pd contestano il metodo: «Dopo la riunione di pochi giorni fa al Nazareno, formalizzeremo la proposta di istituire una commissione speciale per i 150 anni di Roma e sui poteri per la Capitale. La differenza tra noi e i Cinque stelle è che loro vogliono centralizzare tutto sulla Raggi, noi vogliamo condividere le proposte con tutte le forze politiche».